Tre piste per uno scandalo
Tre piste per uno scandalo Tre piste per uno scandalo Indagini su politici, medici e burocrati LE STRADE DELLA TRUFFA CROMA ON la richiesta di rinvio a giudizio di Mario Sanetti e di altre 170 persone, si conclude il «terzo filone» - definito «politico» - delle indagini sulle assunzioni di falsi invalidi nella pubblica amministrazione. La storia è cominciata a fine '94, quando il pm romano Giorgio Castellucci scopre che l'ufficio centrale del ministero delle Poste dall'85 in avanti è stato un crocevia di assunzioni pilotate. Lo sguardo dei magistrati si sposta presto ad altri corpi della pubblica amministrazione. Il grande business economico-politico delle assunzioni di falsi invalidi ha tre protagonisti che nell'inchiesta che seguirà costituiranno altrettanti filoni di indagine: i politici che cercano consenso elettorale, i medici che producono falsa certificazione e i burocrati che fanno da tramite e raccolgono le mazzette. Da un anno e mezzo a questa parte, la maxi-inchiesta ha comportato 4000 richieste di rinvio a giudizio e oltre tremila indagati. Una commissione medico-le¬ gale, di cui la magistratura si è servita per far luce sul fenomeno, ha consegnato i risultati del proprio lavoro nell'ottobre del '95: «Su cento invalidi - ha stimato la commissione - solo sei lo sono veramente». I BUROCRATI. Il 19 marzo scorso Castellucci ha rinviato a giudizio Luigi Mezi, impiegato di gabinetto del ministero delle Poste dal '62 al '93, insieme ad al¬ tre sei persone. Per la prima volta s'ipotizza il reato di associazione per delinquere. Mezi avrebbe usato due impiegati delle poste come «collettori» e un dipendente di una Usi come «tramite sanitario», per la produzione dei certificati falsi. Altri impiegati dell'ente Poste avevano l'incarico di avvicinare i futuri falsi invalidi, chiedendo somme che potevano variare tra i 3 e i 40 milioni di lire. I MEDICI. Nel novembre scorso il pm Castellucci ha chiesto il rinvio a giudizio di Mario Puddu, direttore dell'ispettorato sanitario delle Poste, di una sua figlia e di 22 medici componenti delle commissioni medico-legali che lavoravano per l'ispettorato. II giudice ha contestato a Puddu di aver sottoscritto in bianco fogli che venivano poi riempiti con i dati dei falsi invalidi da assumere. I POLITICI. Con le ultime richieste di rinvio a giudizio, Castellucci ha affrontato il terzo filone dell'inchiesta, quello che connetteva le assunzioni a interessi politici e elettorali. [r, mas.] Un funzionario ha raccontato come venivano manomessi i moduli per le assunzioni Dall'alto, Vittorio Sbardella (scomparso qualche tempo fa) e Carlo Vizzini. A sinistra, il ministero delle Poste
Persone citate: Carlo Vizzini, Castellucci, Giorgio Castellucci, Mario Puddu, Mario Sanetti, Puddu, Vittorio Sbardella
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