Ultimo desiderio: uccidere l'orso di Lorenzo Soria

Gli animalisti «Una decisione scellerata» Ma il ragazzino non desiste Los Angeles, una Fondazione umanitaria l'ha mandato in Alaska Ultimo desiderio: uccidere Porco E'polemica per il sogno di un bimbo malato UNA FAVOLA AL CONTRARIO LOS ANGELES ELL'ARCO di 16 armi, la «Make-a-Wish Foundation» ha svolto un'azione encomiabile a favore di migliaia di bambini vittime di malattie terminali. Make-a-Wish, come «esprimi-un-desiderio». Un weekend a Disneyland? Una visita alla Casa Bianca? Una giornata con Michael Jackson piuttosto che con Harrison Ford? Un viaggio in Cina? La Make-a-Wish è sempre stata lì, pronta a esaudire i desideri dei bambini in punto di morte. Quando un teenager di Minneapolis affetto da un tumore al cervello ha chiesto di andare in Alaska a uccidere un orso kodiak, la Fondazione si è data da fare per mettere in piedi la spedizione. Ha raccolto 4000 dollari, acquistato un fucile 340 magnum, binocoli, giacconi e altro vestiario da caccia grossa e ha messo Erik - così si chiama il ragazzo - e il suo papà su un volo per Anchorage. Ma il piano è uscito allo scoperto. E adesso quello che doveva essere un gesto umanitario è diventato fonte di polemiche, dibattiti e interrogativi. E' giusto sacrificare la vita di un'altra creatura innocente per esaudire il desiderio di un ragazzo che ha davanti a sé pochi mesi di vita? Per le organizzazioni che proteggono la vita degli animali la risposta ovviamente è «no». Il «Fund for Animals», attraverso la sua di- rettrice Heidi Prescott, ha per esempio implorato la Fondazione a cambiare il proprio statuto in modo da «tenere in considerazione gli interessi di tutte le creature» e ha proposto a Erik, se proprio voleva incontrare un orso kodiak, di farlo non con un fucile da caccia grossa ma con una bella macchina fotografica. E' intervenuto anche l'attore Pierce Brosnan, il nuovo James Bond, che ha proposto a Erik di pas¬ sare una giornata con lui sul set di «Dante's peak», il film sui vulcani che sta girando in Idaho. Ma il ragazzo non si é fatto convincere né dalle lusinghe di Hollywood né dagli appelli umanitari. E venerdì, accompagnato dal papà, ò partito alla volta dell'Alaska per portare a termino la sua missione. «Grazie al nostro aiuto, Erik è già lì a caccia di orsi», ha annunciato Don McMillan, presidente della sezione del Minnesota del Safari Club. Poi, con tono di sfida, ha aggiunto: «Spero riesca a ucciderne uno». La decisione di venire incontro a questo singolare desiderio ha creato fratture anche all'interno della «Make-a-Wish Foundation». Il suo presidente, Stephen Torkelsen, ha tentato di dare una giustificazione, chiamiamola così, di ordine culturale. Erik é cresciuto in ima famiglia di cacciatori e questa scelta, per lui, è assolutamente normale. Ma la sezione californiana della Fonda¬ zione si ò ribellata. «Non dovremmo avere a che fare con armi», ha fatto sapere Debbie Novak. Questa, oltretutto, è la stagione in cui gli orsi partoriscono i loro piccoli e la missione di Erik rischia di lasciare dei poveri orfanelli. Organizzazioni come il «Fund for Animals» hanno invitato gli iscritti a manifestare davanti alle sedi della Fondazione. «Questo è un gioco tristo e perverso», aggiunge Gretchen Wyler, presidente di un'organizzazione chiamata «Ark trust». «Mi sembra assurdo che un individuo la cui vita sta per finire possa desiderare di estinguere la vita di un orso kodiak, il più grande carnivoro del NordAmerica». Ma Erik non dà ascolto a nessuno. E tra picchettaggi e polemiche è in Alaska intento ad inseguire il suo piano eli morte. Prima di soccombere lui stesso all'assalto di un tumore. Lorenzo Soria Gli animalisti «Una decisione scellerata» Ma il ragazzino non desiste Caccia all'orso in Alaska

Persone citate: Caccia, Debbie Novak, Gretchen Wyler, Harrison Ford, Heidi Prescott, James Bond, Michael Jackson, Pierce Brosnan, Porco, Stephen Torkelsen