Bossi: ci mancava il fascista

Bossi: ci mancava il fascista Bossi: ci mancava il fascista «Ma chi si crede di essere, Ursus?» B ROMA OSSI 1, a metà mattina: «Violante sarà un buon presidente. Quando aveva la Camera in mano, come dice anche Pivetti, la teneva bene». Bossi 2, quando gli riassumono l'intervento di Violante: ((Andiamo bene, siamo passati dai fascisti ad un fascista!». Bossi 3, le quattro parole «uso legittimo della forza» gli rovinano la giornata: «E chi si crede d'essere questo qui, Ursus?». Onorevole Bossi, qual è il vero Bossi? «Tutti e tre». Schizofrenia? «Assolutamente no». Vediamo il Bossi 1, l'elogio di Violante. «L'ho detto e lo ripeto. Ha la pacifica abitudine di non rispettare, di 'violare', le leggi dei mafiosi. E' uno, lo dicevo a Berlusconi prima della campagna elettorale, che se perdi le elezioni e diventa ministro della Giustizia, si presenta all'Ucciardone con la fiamma ossidrica». Ma non è diventato ministro. «Appunto. E' il presidente della Camera, e con uno così non sarà facile fare quello che si vuole». Anche perché, per Bossi 2, sarebbe un «fascista»? «Quella è ima battuta, non una dichiarazione politica». E la dichiarazione politica qual è? «Che erano i fascisti ad esaltare lo Stato nazionale, è un'eredità del fascismo il codice Rocco che punisce con l'ergastolo chi è contro lo Stato nazionale. Perfino un vescovo ha affermato che lo Stato nazionale non è un dogma». Violante ha detto che «non esiste un diritto alla secessione», ha parlato di «Stato democratico che ha tutti i mezzi, a cominciare dal consenso politico sino all'uso legittimo della forza, per impedire la sua soppressione». Quando Roberto Maroni l'ha letto, il commento immediato è stato un preoccupato: «Minchial». E il suo? «Dico che Violante forse non sarà più comunista, ma è ancora un ideologico, è ancora legato allo Stato sovrano. Mi sembra uno che in difesa dello Stato nazionale, di una forma di Stato che garantisce l'ideologia, è disposto a far la guerra». Ma è Violante a dire che <mon sarà necessario». «Eccolo lì, Ursus. Ursus Violante al- ldVfm«lcs«tnnb le crociate. Vuole giocare a braccio di ferro e poi gli scappa il muscolo. Vuol far vedere che è robusto, che è forte. Ma non è duro, è rigido: e come tutte le cose rigide è fragile». Non lo prende dunque sul serio? «Ma no, ma no! Dovessi valutare alla lettera le cose che ha detto sì che ci sarebbe davvero da preoccuparsi. Invece fa vedere i muscoli». Perché fragile? «Perché Violante sa, come lo sanno tutti, che per sistemare l'Italia hanno bisogno dei soldi del Nord, e da lì non si scappa. La Padania non è l'Abissinia e noi non ci faremo derubare dai ladri che stanno in Parlamento». La legislatura è appena iniziata e son già tutti ladri? «In effetti sarà un po' difficile, non è rimasto niente. Ma se provano ad aumentare il carico fiscale in Padania allora sì che è ladrocinio». Violante ha parlato di Italia a due velocità, jet al Nord e zattera al Sud. Almeno su questo è d'accordo? «No. Il jet lo usano i mafiosi e i burocrati di Stato con 40 milioni di pensione al mese. In zattera, con la velocità della zattera, ci vanno i pendolari della Varese-Milano: due ore per fare 40 chilometri». Quando ha parlato Violante la Lega non era in aula. Motivo? «Avevamo convocato il gruppo per eleggere il nostro presidente, Fagliarmi. Comunque è andata Pivetti a rappresentarci». Singolare combinazione, no? «E perché?». Perché, con i leghisti in aula, quelle quattro parole avrebbero scatenato il putiferio. «Ah sì? Non lo so, non saprei, non sapevamo niente...». A metà pomeriggio, sempre per combinazione, Violante e Maroni si sono incontrati davanti a Montecitorio. Congratulazioni, complimenti, auguri, e «meno male che non c'era¬ vamo», «sì meglio così». «In effetti...». E adesso guerra a Violante? «Ma no, che se fa il bravo va bene il Bossi 1. Ho capito, doveva dire quelle cose n le ha dette». Un'agenzia di stampa le attribuisce questa dichiarazione: «Io sono un padano e so solo che la Padania deve liberarsi da questa merda coloniale, bufarne, razzista e terrona. Non vedo l'ora di andarmene». Conferma? «Prima di coloniale l'orse è meglio... "schifezza"». E l'ora di andarsene? «Subito, con il primo aereo. Anche perché domani, a Mantova, nasce il nostro governo». Giovanni Cerniti IL LEADER LUMBARD

Persone citate: Berlusconi, Maroni, Pivetti, Roberto Maroni

Luoghi citati: Abissinia, Italia, Mantova, Milano, Roma