Commedia «L'albero di Antonia Premio Oscar»

«L'albero di Antonia» Premio Oscar Commedia «L'albero di Antonia» Premio Oscar E, il film olandese, diretto dalla quarantottenne regista Marleen Gorris, che ha battuto Tornatore vincendo l'Oscar per la migliore opera in lingua non inglese: una commedia sessista (le donne sono tutte ammirevoU, gli uomini quasi tutti infami) ma intelligente, divertente, allegra, ben fatta. L'albero genealogico è femminile e Antonia, donna forte, fattiva e simpatica, nell'ultimo giorno prima della morte ripensa alla sua vita, alla figlia, alla figlia della figlia. Ricorda quando decise, subito dopo la seconda guerra mondiale, di tornare nel villaggio di campagna dov'era nata e nella casa lasciatale dalla madre; ricorda le emozioni, le repressioni cattoliche paesane, il gruppo di amici cari e stravaganti che tanto spesso s'è raccolto intorno alla sua tavola nei giorni di festa o di dolore, il contadino che è stato per decenni suo compagno, la violenza o la fragilità maschile, l'esistenza piena e armoniosa che è riuscita a costruirsi e a vivere. La protagonista Willeke Van Ammelrooy, non giovane, ha una bellezza originale e una recitazione ottima. Le storie sono tutte private eppure la commedia lascia filtrare elementi storici e culturali. L'ALBERO DI ANTONIA di Marleen Gorris con Willeke Van Ammelrooy, Els Dottermans, Jan Decleir; Olanda, 1995 TRIESTE, Cinema Sala Azzurra TORINO, Eliseo Blu MILANO, Anteo BOLOGNA, Fellini Federico FIRENZE, Fiorella Atelier ROMA, Farnese, Sala Umberto NAPOLI, Academy Hall, Vittoria PALERMO, Aurora

Persone citate: Els Dottermans, Fellini Federico Firenze, Fiorella Atelier, Jan Decleir, Marleen Gorris, Tornatore, Umberto Napoli, Willeke Van Ammelrooy

Luoghi citati: Bologna, Farnese, Milano, Olanda, Palermo, Roma, Torino, Trieste