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tuttosoldi tuttosoldi Lunedì 6 Maggio 1996 ..3 Se nel 1995 si sono verificate variazioni nella situazione immobiliare (compravendite o cambi d'uso) c'è obbligo di compilazione analitica Se il reddito è da fabbricato I sono due possibilità per dichiarare il reddito dei fabbricati: 1) in assenza di variazioni rispetto al '94 (acquisti, vendite, variazione di utilizzo), è possibile riportare nel rigo B della prima pagina della dichiarazione il reddito indicato lo scorso anno nello stesso rigo B, nella casella B 14 del 740 o ancora nel rigo 3 del prospetto di liquidazione dell'imposta per chi ha presentato lo scorso anno il 730; 2) la compilazione analitica del quadro B è obbligatoria se il reddito anche di un solo fabbricato è variato rispetto al '94. SOGGETTI OBBLIGATI Il reddito dei fabbricati deve essere dichiarato dai soggetti che possiedono a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale (quale il diritto di abitazione del coniuge superstite o separato), immobili siti nel territorio dello Stato, che sono o devono essere iscritti con attribuzione di rendita al «catasto edilizio urbano». Devono inoltre dichiarare il reddito dell'immobile i soci di cooperative edilizie (non a proprietà indivisa) anche se non intestatari di mutui individuali, e gli assegnatari di alloggi a riscatto o con patto di futura vendita. Per ciascun immobile occorrerà compilare una riga del quadro B. Se il reddito non è variato rispetto al '94, sarà sufficiente compilare la colonna 7, riportando il reddito indicato lo scorso anno. COLONNA 1 Si deve indicare l'intera rendita catastale dell'immobile. Il valore è desumibile dai certificati catastali e, spesso, anche dagli atti notarili. Per gli immobili non censiti, occorrerà indicare una rendita presunta, desumendola da unità similari, utilizzando eventualmente le tariffe d'estimo in vigore nel comune. COLONNA2 Deve essere indicato il periodo di possesso dell'immobile espresso in giorni (per tutto l'anno si dovrà indicare 365). COLONNA3 Deve essere indicata la percentuale di possesso, indicando 100 quando vi è un solo proprietario. Se la quota di possesso è variata nel corso dell'anno dovrà essere indicata la percentuale media di possesso. PERCENTUALE MEDIA Ecco come si calcola: giorni di possesso del 1° periodo per la percentuale di possesso + i giorni di possesso del 2° periodo per la relativa percentuale di pos sesso, diviso per il numero com plessivo dei giorni. Ipotizziamo che un soggetto sia proprietario del 50% di un alloggio e ne acquisti il 1° aprile la seconda metà. Il calcolo: 90 giorni x 50 + 275 giorni x 100 = 32.000; 32.000: 365 = 87,67, che è la percentuale media da indicare. COLONNA4 Solo per immobili dati in locazione. In essa sarà indicato l'85% (75% se a Venezia, Burano e Murano) del canone di locazione risultante dal contratto (anche se l'inquilino è moroso). In questo caso il proprietario non incassa ma deve pagare Irpef e Tassa salute. Si deve considerare solo la locazione, escludendo eventuali rimborsi per spese condominiali, acqua, luce, portiere, riscaldamento ecc. Se il contratto di locazione prevede un canone unico per più unità immobiliari (alloggio e box, 2 box ecc.) occorrerà suddividere il canone pattuito tra le varie unità in proporzione alla rendita catastale. COLONNA5 Per ciascun immobile deve essere indicato l'utilizzo, riportando uno dei seguenti codici: 1 - abitazione principale 2 - unità tenuta a disposizione per la quale si applica l'aumento di 1/3. Sono gli appartamenti utilizzati dal proprietario o dai suoi familiari come residenza secondaria per le vacanze o per usi diversi dall'abitazione principale. L'aumento si applica anche per gli alloggi sfitti, tranne il caso in cui l'immobile non utilizzato sia privo degli allacciamenti alle reti dell'energia elettrica, acqua e gas e che tale condizione risulti da una autocertificazione da esibire a richiesta degli uffici 3 - unità immobiliare locata 4 - unità locata a equo canone 5 - unità di pertinenza dell'abitazione principale (box e depositi accessori) 6 - unità-abitazione principale usata come immobile strumentale UN ESEMPIO DI CONTEGGIO Ècco un esempio di calcolo di reddito di un terreno per rendere più semplice il ragionamento (per chi non ha molta dimestichezza con i numeri). Se lo scorso anno il totale dei redditi dominicali ammontava a 548.000 lire, quest'anno occorrerà indicare nella colonna 1 l'importo dì 620.000, cifra cui si può giungere con due calcoli diversi: 1) 400.000X1,55 oppure 2) 548.000:137x155 mentre, se il reddito agrario era di 504.000 lire, l'importo da indicare ora nella colonna 2 sarà di 652.000 lire: 1) 450.000x1,45 oppure 2) 594.000:132x145). per l'esercizio della propria attività 9 - unità non rientrante nei precedenti casi (immobili non locati cui non si applica l'aumento di 1/3). COLONNA 6 Deve essere compilata solo in casi particolari, nei quali sono applicabili riduzioni o esclusioni dal reddito indicando i seguenti codici: 1 - per i fabbricati distrutti o inagibili a seguito di eventi sismici, esclusi per legge da imposizione (condizioni che devono essere certificate da parte del Comune); l'esclusione non si applica agli immobili danneggiati dall'alluvione che nel '94 ha colpito il Nord Italia 2 - per i fabbricati per i quali sono state sostenute spese per il contenimento dei consumi energetici 3 - per le unità inagibm' per le quali è stata chiesta all'Ute entro il 31/1/95 la revisione della rendita. REDDITO IMPONIBILE Ed eccoci alla colonna 7, l'ultima in cui dovrà essere indicato il reddito dell'immobile. Se l'immobile è stato di proprietà di un unico contribuente per tutto l'anno la determinazione del reddito è semplice. Per gli immobili per i quali alla colonna 5 (relativa all'utilizzo) si sono indicati i codici 1, 5, 6 e 9 e cioè l'abitazione principale o sue pertinenze, per gli immobili non locati, per i quali comunque non trova applicazione la maggiorazione per le case tenute a disposizione, dovrà indicarsi la rendita catastale. Per gli immobili tenuti a disposizione (codice 2), dovrà essere indicata la rendita catastale aumentata di un terzo. Per gli immobili locati (codice 3) dovrà indicarsi il maggiore tra gli importi di colonna 1 (rendita) e quello di colonna 4 (85% del canone). Per gli immobili locati in regi¬ me di equo canone dovrà sempre indicarsi l'importo di colonna 4 (85% del canone). PROPRIETÀ' PARZIALE Un pochino più complessa è la determinazione del reddito per gli immobili posseduti per una sola parte dell'anno o di cui si abbia solo una quota di proprietà. Il reddito da indicare, determinato con i criteri esposti, deve essere ragguagliato alla quota e al periodo di possesso. Per gli immobili posseduti per una sola parte dell'anno e dati in locazione non in regime di equo canone prima di fare il raffronto tra la rendita catastale ed il canone di locazione sarà necessario ricalcolare la rendita catastale proporzionata al periodo di possesso in quanto quella indicata si riferisce a tutto l'anno. La somma degli importi di colonna 7 dovrà essere in-

Persone citate: Murano

Luoghi citati: Burano, Italia, Venezia