STEFANO TEMPIA Auditorium: Trio Johannes e a Volpiano StabatMater

STEFANO TEMPIA STEFANO TEMPIA Auditorium: Trio Johannes e a Volpiano StabatMater OVANT'ANNI fa esatti la Piccola Casa del beato Cottolengo approdava a Volpiano e portava il suo messaggio di fraternità tra le genti di una terra povera e ancora lontana dalla città. Per festeggiare la ricorrenza, l'Accademia Stefano Tempia diretta da Massimo Peiretti si esibisce nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, a Volpiano appunto, per interpretare due celebri e stupendi affreschi sacri, lo Stabat Mater di Pergolesi e il Magnificat in sol minore di Vivaldi (sabato 4, ore 21). Il coro e le due cantanti soliste, Carla Centi Pizzutilli e Angela Venturino, sono accompagnate all'organo da Maurizio Fornero. La Stefano Tempia è impegnata in settimana in un secondo concerto, questa volta a Torino, all'Auditorium della Rai (martedì 7, ore 21). L'appuntamento, che rientra nella normale stagione dell'Accademia, ospita tre giovani musicisti torinesi avviati a una brillante carriera e da poco riuniti, sotto il nome di Trio Johannes, in un gruppo da camera che ha già riscosso ottimo successo in Italia e all'estero. Francesco Manara al violino, Massimo Polidori al violoncello e Claudio Voghera al pianoforte, forti degli studi condotti sotto la guida del Trio di Trieste, propongono ài pubblico dell'Auditorium un programma compatto e coerente nonostante l'apparente distanza cronologica degli autori. La serata, infatti, viene aperta dal Trio più noto come Notturno - op. 148 di Franz Schubert, una composizione di grande e immediato fascino melodico, non scevro di echi mozartiani; prosegue proprio con il Trio K 502, uno dei frutti più alti e ispirati del Genio salisburghese; e si conclude con il Trio in do maggiore op. 87 di Johannes Brahms. [a. fe.l PRO SERMBG Tra le tante illustri personalità che si augurano che il premio Nobel per la pace venga conferito a Ernesto Olivero, è scesa di recente in campo anche Madre Teresa di Calcutta. La grande religiosa sostiene che, con la sola forza della preghiera e dell'esempio personale, Olivero è riuscito a trasformare un luogo di orrore e morte, l'Arsenale Militare, in una gigantesca casa di accoglienza e di pace. L'edificio che ospitò armi e munizioni, oggi è la sede del Servizio Missionario Giovanile, dove opera il piccolo esercito di volontari coordinato da Olivero. Tra bande musicali, la Filarmonica Almesina, la plurisecolare Leone XIII di Giaveno e quella di Sant'Ambrogio, si riuniscono sabato 4 alle 21 proprio all'Arsenale della Pace (piazza Borgo Dora 61) per dare vita a un concerto benefico. Riunite sotto un unico nome - Insieme con Armonia - le tre compagini strumentali intendono raccogliere fondi da destinarsi alla folla di diseredati e di senza nome che quotidianamente bussa alle porte del Sermig; e intende anche, al di là dell'aiuto concreto, dare una testimonianza importante di solidarietà e di impegno. Il concerto viene realizzato con la collaborazione dell'Ispettorato Interregionale e del Comando Provinciale' dei Vigili del Fuoco d'intesa con l'Associazione per la storia dei Vigili del Fuoco (informazioni al 742.2353). [a. fe.l CENERENTOLA E I CAMPANELLI La ben nota vicenda di Cenerentola, che Perrault raccolse dalla tradizione popolare e che Rossini magistralmente - seppure con qualche licenza rispetto all'originale - tradusse in musica, sale nuovamente sul palcoscenico. La Compagnia Lirica Internazionale l'ha scelta per concludere in bellezza la sua stagione all'Alfa Teatro di via Casalborgone (sabato 4 ore 21,15, domenica 5 ore 16). Sfidando le difficoltà insite in una partitura non di rado travolgente - impossibile non pensare almeno allo strepitoso concertato del finale del primo atto - ma bisognosa di una realizzazione accurata e senza cedimenti, la giovane Compagnia allinea i suoi solisti, accompagnati al pianoforte dall'infaticabile Achille Lampo: il contralto di coloratura Serenella Pasqualini nel ruolo di Cenerentola, il tenore Francesco Paolo Panni in quello del nobile spasimante don Ramiro e Eugenia De Gregori e Irene Bottero, rispettivamente soprano e mezzo soprano, nei gustosi panni delle sorellastre Clorin da e Tisbe. Accanto agli interpreti principali can tano i bassi Alessandro Busi e Daniele Tonini e il baritono buffo Renzo Rovedi che cura anche la re già. A completare lo spettacolo le marionette di Augusto Grilli. Non opera ma operetta, invece, al Teatro Monterosa di via Brandizzo 65. Giovedì 9 alle 21 la com pagnia di canto capitanata dal soprano Susy Pie chio e dal tenore Emilio Roagna rappresenta «Il paese dei campanelli», il capolavoro della ditta Lombardo e Ranzato nel quale si narrano le vicen de della strana isola olandese dotata di prodigiosi campanelli in grado di vigilare sulla morigeratezza delle signore. E siccome tutto il mondo è paese - e le virtù mu liebri sono spesso più esibite che praticate - l'ine vitabile girandola di equivoci che segue si traduce in un pretesto per contenere situazioni teatrali go dibilissime e pagine musicali mdimenticabUi. Una fra tutte, il Fox della luna. La regia dello spettacolo è firmata da Anna Zamuner, mentre Anita Cedroni realizza i numerosi momenti coreografici. Informazioni e prevendite (da lunedì 6) al n. 248.11.19. [a. fe.

Luoghi citati: Calcutta, Giaveno, Italia, Santi Pietro, Torino, Trieste