Vicini & lontani

i lontani i lontani Massimo Vaccariello Merce rara, l'allegria. Rara e preziosa. Ecco perché Massimo Vaccariello è un personaggio che suscita attorno a sé simpatia e affetto, amicizia e entusiasmi. Massimo è un uomo colorato. Lo è nel suo lavoro - fa il pubblicitario - ma lo è soprattutto nella sua vita di tutti i giorni, piena all'inverosimile di passioni e interessi, sempre «giocati» ad un livello più alto del semplice hobby. Uomo di teatro (ha lavorato per anni come mimo, prima, in un gruppo di attori di strada, poi, come attor giovane, in una compagnia di teatro leggero), uomo di immagine (le sue fotografie, rutilanti di colori, sono state esposte, premiate e ammirate da critici severi), Massimo Vaccariello è convinto che nella vita, se non ci sono motivi immediati per ridere, bisogna lavorare duro per trovarli. Risata come cura, quasi come medicina. Ecco perché, con i suoi sorprendenti e allegrissimi gilet (ne ha più di trenta, tutti assolutamente unici nel disegno e nei colori), con il suo viso sempre aperto in un sorriso, ma soprattutto con la sua voglia di comunicare serenità, a tutte le sue attività professionali e artistiche, Massimo riesce ad aggiungere anche quella di volontario nell'assistenza agli ammalati. Un sorriso, a volte, vale di più che ima medicina, un momento di allegria può aiutare a sopportare con maggiore leggerezza l'angoscia di una giornata in corsia. Far ridere, ammette Massimo, è una vocazione. Regalare una risata è una scelta. Generosa. Roberto Bava Chiacchierando con Roberto Bava e scoprendo quelle che sono le sue attività di appassionato promotore della sua terra, si mandano all'aria tanti luoghi comuni. Il primo è che solo in certi piccoli raffinati centri della campagna toscana si faccia cultura. Non è vero per niente. Fate un salto nelle colline del Monferrato, a Cocconato, e scoprirete che in un paese di 1500 anime circondato da viti che a quelle toscane non hanno nulla da invidiare (anzi), di cultura se ne fa a bizzeffe. E di livello internazionale. Il secondo luogo comune è che il barbera nostrano sia un vino così così. Assòlutamente falso. La barbera - che la famiglia Bava coltiva e lavora da generazioni - è arrivata a livelli straordinari di qualità, tanto da guadagnarsi premi e applausi persino sui difficili mercati americani. Certo: le cose bisogna farle sapere. E Roberto Bava è instancabile nel comunicare agli altri la passione per le tradizioni e i prodotti del suo paese. Impegnatissimo in azienda e nelle associazioni imprenditoriali, Bava trova il tempo di organizzare itinerari per far conoscere le strade del vino (i treni del Barolo e quello del Moscato per visitare vigne e cantine sono idee sue), di incentivare la presenza di artisti ospitati a Cocconato, di pubblicare le testimonianze della cultura contadina che ancora sopravvive, di spingere per la realizzazione di un museo delle meridiane, perché certe tradizioni non si perdano. Il tutto con la genuinità e la semplicità rappresentata da un bicchiere di malvasia... CARTOLINE DEI LETTORI OTTICA - FOTO - VIDEO FERROGLIO - dal 1963 Via Tripoli, 192 • Torino In corso Regina [di Loris Gaggino]

Persone citate: Bava, Loris Gaggino, Massimo Vaccariello, Roberto Bava, Vaccariello, Vaccariello Merce

Luoghi citati: Cocconato, Monferrato, Torino