L'ARTISTA IN TRINCEA

L'ARTISTA IN TRINCEA L'ARTISTA IN TRINCEA Lessico degli ultimi 30 anni L'ARTE IN TRINCEA Lessico 1960-1990 Lea Vergine Skira pp. 303 L. 35.000 L'ARTE IN TRINCEA Lessico 1960-1990 Lea Vergine Skira pp. 303 L. 35.000 DITO da Skira, il bel libro di Lea Vergine, L'arte in trincea. Lessico delle tendenze artistiche 1960-1990, suscita innanzitutto un effetto di bizzarria; in secondo luogo una domanda. La bizzarria è questa: nonostante il sottotitolo, il testo irrompe come un oggetto estraneo. Ci viene descritto il concetto di informale (a cui è dedicato il primo dei diciassette capitoli) come se prima nulla vi fosse; e come se non vi fosse nulla intorno: né di rilevante, né addirittura di menzionabile. Nessun'altra arte, nessuna pace, nessuna guerra. E' vero che una sezione di questo primo capitolo, intitolata «Situazioni parallele», teoricamente vuole porre rimedio al vuoto che d'improvviso ci si è fatto intorno. Ma si tratta, appunto, di un rimedio, d'una compensazione. Per il resto, l'oggetto estraneo, il meteorite, procede implacabile per la sua traiettoria. Vi ià iii pe in esso una gravità irresistibile e, alla lunga, sarebbe sciocco opporsi. Gli altri sedici capitoli declinano il trentennio preannunciato, ma il libro di Lea Vergine è un bilancio ancora più ambizioso: il bilancio d'un mezzo secolo, la seconda metà del nostro, in cui viviamo. E così, dopo l'Informale, ecco il Nouveau Réalisme, ecco l'Happening, ecco Fluxus, la Pop Art, la Land Art, l'Arte Concettuale, l'Arte Povera, l'Iperrealismo, la Body Art, il Graffitismo, l'Anacronismo, ecc. Ogni movimento vi è efficacemente descritto. Ad ogni corrente sono riferiti nomi e date e, quel che più conta e che costituisce gran parte dell'originalità del libro, accanto alle foto, alla fine d'ogni capitolo compare una breve antologia di testi. Ne sono autori spesso gli artisti e altrettanto spesso i critici, qui tuttavia equiparati ai primi, come è giusto e come è scritto nella grande metamorfosi dell'arte tardonovecentesca, a partire da Pierre Restany, molto più che il teorico del Nouveau Réalisme. Ma L'arte in trincea suscita anche una domanda: se si tratti di mera classificazione, di una storicizzazione manifesta o di un modo implicito di stilare un canone. A proposito del canone, nel recentissimo II razzismo è una gaffe di Flavio Ba-

Persone citate: Flavio Ba, Land, Lea Vergine, Pierre Restany