Speranza e solidarietà alla Festa della mamma
«Perché ogni donna in difficoltà che aspetta un bimbo possa scegliere liberamente» Concerto organizzato dal Movimento per la vita Speranza e solidarietà alla Festa della mamma Un concerto per dimostrare che la «festa della mamma» cambia musica, uscendo dalla melensaggine dei buoni sentimenti per assumere connotati forti di speranza e solidarietà. Tutti i torinesi sono invitati al concerto dedicato alla prossima ricorrenza dai volontari del Movimento per la Vita, in collaborazione con «Città Insieme» e i tre Centri di aiuto alla vita che operano rispettivamente in via Fontanella 11, via Sesia 20 e via San Secondo 64. Il Gala lirico, promosso con l'appoggio del Comune, sarà ospitato all'Auditorium Rai di via Rossini alle ore 16 dell'I 1 maggio. In programma: cori e romanze tratte dalle opere più celebri, eseguite dal Coro «E. Gobbi» di Piacenza. Significato dell'iniziativa? L'avvocato Osvaldo Mussano, presidente torinese del Movimento per la Vita, ne sottolinea le portata laica e controcorrente: «Il nostro obiettivo esclude qualsiasi prevaricazione, limitandosi ad offrire a ogni donna in difficoltà che aspetti un bambino la possibilità di fare liberamente la sua scelta, al di là di qualsiasi violenza diretta o indiretta. Dando per assodato che, se sceglierà la vita, noi saremo al suo fianco». La maternità è un molo sociale riconosciuto e tutelato per legge, ricordano i volontari. E scoprire la madre implica la riscoperta del figlio, di questi figli che la cronaca di tutti i giorni dipinge subiti o idolatrati ma troppo spesso non amati. Di qui il concerto destinato non soltanto alle mamme più o meno fortunate - compresa la nuova ondata delle madri extracomunitarie - ma anche al nucleo famigliare nella sua unitarietà. A partire da tanti genitori ormai nonni o bisnonni che il Sea (n, verde 1678-12068) condurrà all'Auditorium con i propri volontari: tra le prime prenotazioni quella della signora Pasquina, trisnonna di 96 anni, cui fa capo la staffetta di vita di quattro generazioni. Dice il neuropsichiatra Anselmo Zanalda, presidente di «Città Insieme»: «Ogni minuto nel mondo, ed è una stima per difetto che esclude ad esempio l'intera Cina, muore una ventina di bambini, 15 per la fame o gli stenti e 5 uccisi prima o dopo la nascita. La mia associazione è contro ogni forma di violenza. Credo non esista violenza più torva di quella che infrange il diritto alla vita, rinnegando una scelta primaria di libertà». Tutti hanno l'obbligo di capire, nessuno ha il diritto di giudicare. Su questa linea, i Centri di aiuto offrono un appoggio concreto anche alle donne che, dopo un aborto, stentano a ritrovare l'equilibrio, oppure a ragazze (ultimo il caso di una diciottenne, abbandonata in mezzo alla strada dalla famiglia) che, per ovviare all'ostilità dei parenti, decidano in piena legalità di difendersi con l'anonimato, dando in adozione il proprio bimbo subito dopo la nascita. Ogni offerta devoluta durante il prossimo concerto ad ingresso libero andrà a sostegno di questi obiettivi e di una casistica che supera di gran lunga l'aridità dei dati. Vi rientrano 131 madri, 79 nuovi bebé e 19 «progetti Gemma» di adozione a distanza nel bilancio '95 del Centro di via San Secondo; 83 neonati, 178 mamme e 14 «progetti Gemma» in quello di via Fontanella; 43 pupi, 89 madri e 12 «progetti Gemma» nella sede di via Sesia. [1. r.] «Perché ogni donna in difficoltà che aspetta un bimbo possa scegliere liberamente» r i ff §§§ ■ ■„■■■■ . : L'avvocato Osvaldo Mussano presidente del Movimento Dietro, il neuropsichiatra Anselmo Zanalda «Il
Persone citate: Anselmo Zanalda, Osvaldo Mussano
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