Ex fonderia era la base di spaccio

Presi 2 stranieri Presi 2 stranieri Ex fonderia era la base di spaccio Li hanno fermati nell'ex fonderia, officina C, dove un tempo centinaia di operai lavoravano accanto ai forni. Due stranieri, stavano preparando dosi di eroina. Una fabbrica abbandonata era diventata centrale di preparazione e spaccio di droga. Un grosso giro, dicono al commissariato borgo Po: in media, ogni sera, due etti di eroina. Lo stabilimento è in via Udine angolo via Livorno, ex Tekider. Uno delle più vecchie fabbriche torinesi, chiusa cinque anni fa. «Tempo fa, racconta il dottor Domenico Condello, dirigente il commissariato, ci è arrivata una segnalazione. Parlava di movimenti sospetti, alla sera, accanto ad uno dei cancelli». Gli agenti si sono appostati. Per giorni e giorni. E hanno notato un gruppo di stranieri che entravano da un piccolo varco. Restavano nell'ex fabbrica due o tre ore poi uscivano. Nessuno vi passava la notte: dunque la fabbrica non era un ricovero, ma doveva servire ad altro. E, giorni fa, due sottufficiali, Modesto Menia e Piero De Pascali, si sono nascosti in un'officina. Hanno così visto gli stranieri arrivare, portarsi accanto ad ima vecchia scrivania, lavorare con polveri e bilancini. Poi se ne sono andati. Lasciando sul tavolo parte del materiale. Gli agenti hanno continuato l'appostamento. E la sera dopo gli stranieri sono tornati. Erano in due. Ancora accanto al tavolo. Ancora polvere e bustine. Sono stati fermati. Sono Morad Mesri, nato a Casablanca, in Marocco, di 26 anni e Nadime Ben Abde, nato a Beirut, in Libano, 33 anni fa. Tutti e due sedicenti e già noti per storie di droga. E tutti e due fotosegnalati con molti nomi diversi: Ben Abde è registrato presso le questure di Roma, Vercelli, Milano con 16 diverse generalità.

Persone citate: Domenico Condello, Menia, Morad, Piero De Pascali

Luoghi citati: Beirut, Libano, Marocco, Milano, Roma, Vercelli