Animato dibattito in commissione, alle 15 si ritrovano Comune Juventus e Sanpaolo Studio oggi il vertice decisivo

Animato dibattito in commissione, alle 15 si ritrovano Comune Juventus e Sanpaolo Animato dibattito in commissione, alle 15 si ritrovano Comune Juventus e Sanpaolo Studio, oggi il vertice decisivo // sindaco: «Ma la soluzione resta difficile» Stadio: oggi si decide. Lo promette il sindaco, lo assicurano le società di calcio, lo sussurra da piazza San Carlo lo staff del Sanpaolo. Ieri Castellani ha voluto spiegare il significato delle proprie dichiarazioni («Quello stadio? Si potrebbe anche abbattere») ai capigruppo della Sala Rossa, convocati dal presidente Domenico Carapanini con la quinta commissione presieduta da Giovanna Cattaneo. Ed ha subito sbarazzato il campo da eventuali «illazioni o strumentalizzazioni», affermando: «La questione è complessa e resta difficile. Comunque non sono disponibile a farmi massacrare politicamente. Per questo ho fatto appello agli azionisti della Fiat, affinché la vicenda non sia ridotta ad un semplice calcolo da ragioniere». Il sindaco, alle 5 della sera, riassume la difficile storia del Delle Alpi. Sottolinea che si è arrivati a un contenzioso molto serio, perché le precedenti amministrazioni hanno sbagliato e i club del calcio hanno assunto posizioni «rigide e talvolta prepotenti» nel ritenere mancati ricavi gli introiti pubblicitari che oggi vanno alla Pubbligest. La pubblicità. Sembra essere il maggior oggetto del contendere in uno stadio che assorbe un miliardo ogni mese (pari - osserva il capogruppo dei verdi Viale - a 15 mila lire per cittadino, bimbi compresi). Ma, a giudizio del sindaco, la città in questi conti «non c'entra». Si è solo «posta come mediatrice tra le parti e quindi non può e non intende sborsare una lira». La «soluzione ponte», ossia un accordo provvisorio di due o tre anni sui costi di gestione, con le squadre disposte a giocare nella loro città, mentre si discute la questione «partendo da zero», dovrebbe essere all'ordine del giorno dell'incon- tro fra i club, il Sanpaolo e parte della giunta cojnunale, fissato per oggi alle 15 a Palazzo Civico. Nell'attesa il presidente del Consiglio comunale, Carpanini, formula un doppio appello alle parti in causa: alla città affinché sia disponibile a trattare a tempi brevissimi una soluzione definitiva del problema; e alle società, affinché dimostrino «buona volontà» e restino a Torino. Del resto, aggiunge, «se Juventus e Torino hanno dato tanto, in senso sportivo, alla città, altrettanto hanno ricevuto, quindi non sarebbe accettabile che faces- sera mancare ai tifosi lo spettacolo della domenica, trasferendosi lontano dalla Mole». Dai presenti un coro di consensi della maggioranza (i pidiessini Crosetto e Nigra; i verdi Viale e Tricarico; Marino e Giovanna Cattaneo di Alleanza per Torino) «al coraggio del sindaco». Critiche dall'opposizione (Molino, Lega; Battuello, Cdu; Emilia Rossi, Forza Italia; Tartaglia, Rete) perché a giudizio dei più la città doveva rimaner fuori da «questa bagarre». Per Molino il Comune, alla fine, dovrà spendere. «Se non altro, per annullare l'attuale concessione». Tartaglia sollecita il sindaco a «scoprire le carte delle squadre, per capire se con la minaccia di trasferirsi stiano o no bluffando». Battuello, infine, sostiene che «il sindaco, con il suo interessamento, ha cacciato la città in un vicolo cieco, dal quale potrà uscire solo per gentile concessione della Juve». Giuseppe Sangiorgio

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