Salta un volo per Roma, otto persone visitate in ospedale: poco dopo però l'allarme è rientrato Sostanza tossica blocca l'aeroporto di Caselle di Nadia BergaminiGianni Giacomino

Salta un volo per Roma, otto persone visitate in ospedale: poco dopo però l'allarme è rientrato Salta un volo per Roma, otto persone visitate in ospedale: poco dopo però l'allarme è rientrato Sostanza tossica blocca l'aeroporto di Caselle E' un antitumorale uscito dal fusto Allarme all'aeroporto di Caselle. Ieri mattina la fuoriuscita accidentale di una polvere marrone da una fialetta, contenuta in ima scatola di legno, ha messo sottosopra scalo merci, Alitalia e direzione Sagat. Quella sostanza misteriosa era con altri medicinali sul volo 1421 delle 7,45 proveniente da Roma. Chi l'ha toccala e finito al pronto soccorso dell'ospedale di Ciriè. «Solo per precauzione - tranquillizza il medico della sanità aeroportuale, Franco Ahbenda -. Si tratta di ima sostanza di base, utilizzata per la preparazione di l'armaci antitumorali». Ma per quei pochi grammi versati, il volo è stato soppresso, un centinaio di passeggeri dirottati su altri voli con evidenti disagi, e alcuni addetti hanno riportato irritazioni alle mani e agli occhi. I responsabili dello scalo merci, tuttavia, hanno preferito contattare la ditta destinataria del prodotto per sapere quali danni avrebbe potuto provocare il contatto con la sostanza. La risposta è stata immediata. «Quelle fialette contengono Daunomicina - ha specificato il dottor Riccardo Manfredmi della Biofin Laboratoires di Porto Mantovano - un intermedio dei prodotti antitumorali. E' cardiotossico, non si deve assolutamente inalare ed è da evitare il contatto con il naso e la bocca. Chi l'ha toccato deve essere immediatamente visitato». Fiorentino Colopi, responsabile operativo dell'aerostazione merci è tornato da poco dal pronto soccorso e le sue condizioni sono buone. «I colli sono giunti allo scalo merci intomo alle 9,30 - racconta - ma subito quello danneggiato è stato isolato, e i sei operatori di piazzale, il loro responsabile ed io siamo stati inviati all'ospedale». Per fortuna non è successo nulla, ma se qualcuno degli addetti avesse malauguratamente respirato la Daimomicina quali avrebbero potuto essere le conseguenze? Rimane poi un altro interrogativo da sciogliere. La sostanza in questione viaggiava come farmaco generico, senza specificazioni particolari sulla sua possibile tossicità. «Ma i materiali pericolosi - sottolineano gli addetti dello scalo merci - devono avere sigle speciali che in questo caso non c'erano. La sostanza era identificata come nor¬ male farmaco destinato a test di laboratorio». La scatola contenente una decina di fialette di Daunomicina è stata posta sotto sequestro dalla polizia aeroportuale per accertamenti, in attesa dei risultati delle analisi effettuate. Nadia Bergamini Gianni Giacomino Il materiale immediatamente isolato dalla direzione aeroportuale e ora posto sotto sequestro. Toccherà alla magistratura stabilire se può essere riconsegnato alla ditta che doveva riceverlo. L'allarme è comunque rientrato nel giro di poche ore

Persone citate: Franco Ahbenda, Riccardo Manfredmi

Luoghi citati: Porto Mantovano, Roma