Celentano: Pippo lasciami Sanremo

Celenfano: Pippo lasciami Sanremo Ieri in diretta a «Numero Uno» il cantante ha presentato il suo ultimo disco Celenfano: Pippo lasciami Sanremo «Porterò Guccini & soci, prima riunione a casamia» MILANO. Nessuno ha mai avuto il privilegio di poter presentare un disco in una diretta tv di prima serata e sul canale più seguito dagli italiani. Celentano, sotto l'ala gattona di Pippo Baudo, ieri a «Numero Uno» ha segnato il primato attraverso un vero, autonomo minishow con intervista. 70 milioni di dischi venduti in quarant'anni giustificano forse questo privilegio. Uno special divertente e surreale, nel suo stile tipico, fra natura e moda: nel locale da ballo «Il ragno d'oro» di Milano è riuscito a mettere insieme un lenzuolo steso al sole sul quale si rifletteva la sua ombra mentre cantava «Così come sei»; un cd/Rom con la sua immagine; un paio di radio italiane che si son fatte un po' di pubblicità (gratis?), un cavallo vero legato a un muro di vecchi mattoni. Spessi occhiali da presbite e cappello di feltro grigio, Celentano ha anche scherzato. Ma, come sempre con lui, non si sa mai dove finisce il gioco: «Ogni due anni bisogna fare un disco per dimostrare ai tuoi colleghi che tu sei più forte di loro. E se poi invece fossero loro meno forti di me? Non si saprà mai, fino a che verrà il giorno che sarò io anziché Pippo Baudo a organizzare il Festival. Naturalmente, lui avrà sempre un ruolo importante: con me tutti si riuniranno, Vasco, Zucchero Ramazzotti, Elio e le Storie Tese. Poi ci saranno Baglioni, De Gregori, Baccini, Guccini e un altro Francesco che però non canta. Non so se potrà accadere al prossimo Festival, tuttavia io un giovedì alle 8 farò una riunione con tutti questi e se loro accettano, solo Dio sa quel che succederà». Federica Panicucci era l'imbarazzata intervistatrice. «C'è una stagione per fare un disco un po' polemico, un'al¬ tra per parlare dei sentimenti ed è questa. Alla base di tutto ci sono i sentimenti, il resto la politica, etc - è un contorno», ha spiegato Celentano, aggiungendo che del suo passato cercherebbe di «salvare i capelli, quelli che non sono ancora cascati». Soprattutto, il Molleggiato non ha rinunciato a entrare nella politica, come ai tempi del leggendario «Fantastico» che guidò: «Il Nord è uguale al Sud. Non sono d'accordo a separare l'Italia, è giusto non alimentare a livello popolare certi conflitti che ci sono fra Nord e Sud». Di Pietro è di destra o di sinistra? «E' di centro, nel senso che ha fatto un buon lavoro, ha una credibilità nel Paese, e sono d'accordo che sia entrato in politica come tecnico. Ho apprezzato il discorso che ha fatto Prodi sulla scuola e sugli studenti: un ingegnere nucleare dovrà essere anche in grado di fare l'idraulico». Pippo ha interrotto la «predica» con un po' di sarcasmo: «Ringrazio a nome del governo per le ottime cose che Adriano ha detto». E' ufficiale, dunque: Celentano sta con l'Ulivo. Ma se non vende dischi dopo una simile pubblicità... [m. v.l Adriano Celentano

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