Il fedelissimo «Falcone Lucifero la gente applaudi»

Il fedelissimo Il fedelissimo Falcone Lucifero «La gente applaudì» ALCONE Lucifero, ministro della Real Casa, portavoce di Umberto II fino alla morte, ha 98 anni e ricordi nitidi: «Gli rimasi accanto quando fu nominato luogotenente, poi dopo l'abdicazione del padre. La mattina del 4 giugno De Gasperi gli scrisse che la monarchia vince va. Ma il ministro Romita truccò i dati. Re Umberto decise di partire. In tanti cercarono di convincerlo a rimanere, a lottare contro i brogli. Lui era molto religioso e disse che la sua coscienza era tranquilla, che c'era stato nelle votazioni un intervento divino. A Napoli ci furono scontri che coinvolgevano giovani monarchici e commentò: "Non voglio che si muoia per causa mia". Feci schierare i corazzieri, lui fece ammainare dalla torre del Quirinale la bandiera monarchica e partimmo per Ciampino. All'aeroporto, controllato dagli americani, gente lo applaudì e gli americani guardavano stupiti. Salendo mi disse: "Il mio cuore resta qui"».

Persone citate: De Gasperi, Falcone Lucifero, Umberto Ii

Luoghi citati: Ciampino, Napoli