APPUNTI PER LA NUOVA LEGISLATURA di Sergio Romano

Oggi si insediano le Camere. Sarà Prodi a decidere la manovra: tagli per 7 mila miliardi, tasse per 3 mila APPUNTI PER LA NUOVA LEGISLATURA IL Parlamento ci rappresenta e i suoi membri conoscono gli impegni che hanno assunto di fronte al Paese durante la campagna elettorale. Ma non vorremmo che l'euforia del «primo giorno di scuola» facesse passare in secondo piano le loro responsabilità. Tralasciamo la retorica delle occasioni solenni e cerchiamo di ricordare brevemente l'agenda che ogni parlamentare troverà sul suo banco mettendo piede a Montecitorio o a Palazzo Madama. Dovrà ricordare anzitutto che questa è la terza legislatura della Repubblica nel giro di quattro anni. Soltanto una volta in questo secolo (e il confronto dovrebbe suscitare nella classe politica un collettivo esame di coscienza) Italia ha avuto tre Parlamenti in un periodo di poco più lungo: fra il 1919 e il 1924. Non esiste oggi una minaccia fascista, ma esiste un malumore, diffuso nelle regioni più prospere, di cui la Lega ha raccolto i frutti. Ci auguriamo che i parlamentari ne siano consapevoli e sappiano che cosa accadrebbe se queste Camere, come quelle che le hanno precedute, si dimostrassero incapaci di affrontare il problema della riforma dello Stato e del sistema politico italiano. Abbiamo una cattiva legge elettorale, un falso Stato regionale, una burocrazia ottusa, pletorica e inefficiente, un sistema fiscale intricato e oppressivo, un esecutivo debole, una giustizia lenta, inquinata da ambizioni giacobine e inadatta alle esigenze di un Paese moderno. L'Italia è una società dinamica, ma imprigionata in un abito stretto e antiquato che non le permette di lavorare e di respirare. Il primo compito del Parlamento della tredicesima legislatura è quello di cambiare l'abito o almeno di creare le condizioni (un'Assem- Sergio Romano CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA

Persone citate: Assem

Luoghi citati: Italia