Hugo poeta e i traduttori d'Italia di Silvia Francia

Hugo poeta e i traduttori d'Italia Pomeriggio di letture, oggi, al Centre Culiurel, con i giovani attori del TST Hugo poeta e i traduttori d'Italia Per conoscere meglio l'autore del «Ruy Blas » Non solo «Ruy Blas». Il Teatro Stabile celebra Victor Hugo: il drammaturgo, il romanziere e il poeta. Tra le iniziative organizzate dal T.S.T. in margine allo spettacolo di Ronconi, anche un pomeriggio di letture dedicato a «Victor Hugo e la poesia italiana», in programma oggi alle 17 al Centre Culturel di via Pomba 23. La ricognizione attorno all'autore, nato a Besancon nel 1802, è cominciata nei mesi scorsi con un ciclo di lezioni sul teatro romantico. In occasione della terza settimana di repliche dello spettacolo in scena al Carignano, ecco questa lezione-spettacolo su Hu- go lirico. Saranno Michela Cescon e Marco Toloni della Compagnia dei Giovani del Teatro Stàbile (i due attori figurano pure nel cast di «Ruy Blas») a proporre un excursus dei poeti italiani più vicini a Hugo e sensibili alla sua arte: le letture saranno corredate da un commento del direttore dello Stabile, Guido Davico Bonino. All'intensa attività di romanziere (da «Notre Dame de Paris» del 1831 ai «Misérables» del '62) e di drammaturgo («Cromwell», «Emani» con la sua celebre rivoluzionaria prefazione e «Ruy Blas» sono i titoli più noti) Hugo affiancò frequenti e feconde incursioni in campo lirico. La sua attività poetica si inaugurò nel 1822, mentre la prima raccolta, intitolata «Odes et ballades», è del '26. Fino alla tarda età, Hugo continuò ad occuparsi di poesia con raccolte come «La fin de Satan», «Toute la lyre» e «Dieu», trovando larga eco presso autori europei dell'epoca (da Lamartine e Byron a poeti italiani). Anche fra tardo Ottocento e primo Novecento la sua fortuna fu significativa e le sue liriche conobbero prestigiose versioni nella nostra lingua: si pensi a Carducci, Pascoli e D'Annunzio. «Hugo conta ima messe davvero notevole di traduttori, i cui esiti sono talora particolarmente felici» precisano allo Stabile. E aggiungono: «Il pomeriggio di letture organizzato con il Centre Culturel ha come finalità proprio quella di de'lineare la fortuna di Hugo all'interno della storia della lirica italiana degli ultimi due secoli». Nel repertorio, mojti brani di traduttori illustri. Si va da Cesare Betteloni al Pascoli de «Il rospo» e di «Pierino», a D'Annunzio di «Booz addormentato», fino a Bufalino. Non manca «A Victor Hugo»; ode di Carducci «letta in un banchetto che alcuni ammiratori della grande arte e amici della Francia tennero in Bologna per festeggiare l'ottantesimo anno del poeta», come annota lo stesso autore. Silvia Francia Victor Hugo svolse una lunga e fortunata attività poetica che oggi viene illustrata da Guido Davico Bonino

Luoghi citati: Bologna, Francia, Italia