Turin Marathon: assenti gli azzurri per Atlanta, l'Italia presenta i rincalzi Gli africani in pole position di Roberto Condio
Turin Marathon: assenti gli azzurri per Atlanta, l'Italia presenta i rincalzi Turin Marathon: assenti gli azzurri per Atlanta, l'Italia presenta i rincalzi Gli africani in pole position In gara atleti di 30 Paesi Adesso che il pericolo ò scampato, gli organizzatori della Turin Marathon possono confessarlo: «Temevamo fortemente di perdere un migliaio di iscritti rispetto all'anno scorso - ammette Luigi Chiabrera, numero 1 dello staff -. L'imbattibile concorrenza di Boston, la nascita della gara di Bologna e il boom di quella di Roma ci inducevano a previsioni tutt'altro che confortanti. Invece, fortunatamente, domenica alla partenza da Avigliana allineeremo circa 2500 concorrenti, più o meno quelli del '95». Assodata la buona tenuta a livello quantitativo, la 6a edizione della maratona torinese, che sposta il suo traguardo da piazza Castello al Lingotto, attende ora di verificare sui suoi 42,195 km il valore tecnico e agonistico dei migliori iscritti. Forzatamente assenti gli azzurri che hanno impostato la loro stagione sull'Olimpiade di Atlanta (in gara tra due mesi e mezzo Bettiol, Milesi, Goffi e, tra le donne, Ferrara, Curatolo e Viceconte), Torino punta innanzi tutto su alcuni tra i migliori specialisti nazionali di immediato rincalzo II riminese Graziano Calvaresi (ritiratosi recentemente a Londra), Marco Gozzano da Cirio, l'ossolano Severino Bernardini (9" tre settimane fa a Parigi: avrà ancora birra a sufficienza per chiudere?) e la romana Franca Fiacconi, rivelazione di fine '95, hanno i mezzi per diventare i grandi protagonisti di giornata. Altri due motivi d'interesse in chiave piemontese si sono poi aggiunti nelle ultime ore: il rientro del torinese Roberto Crosio, vincitore a sorpresa nel '94 a Carpi e poi condizionato da guai fisici, e il debutto nella maratona del cuneese Maurizio Gemette, big della corsa in montagna. La vera attrazione sarà però rappresentata dall'unico nome conosciuto anche al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori: Francesco Panetta. L'ex «ragazzo di Calabria», campione mondiale ed europeo dei 3000 siepi tra l'87 e il '90, ora ha 33 anni ed è tornato a scegliere la maratona per giocarsi le ultime chance di rilancio ai più alti livelli. Le sue prime due esperienze (Rotterdam '91 e Torino '92) si conclusero malamente ben prima del traguardo. Oggi non è al massimo, visto che ha avuto appena sei settimane di tempo per prepararsi, ma sa che un terzo fallimento sarebbe gravissimo per il suo futuro. Contro gli italiani correrà un contingente straniero ancora più folto del solito. Almeno 30 le nazioni rappresentate. In pole position, naturalmente, gli africani, a segno nelle ultime due edizioni con Kapkiai e Sakhri. Un nome su tutti: l'etiope Tena Negere, già 5 volte capace di scendere sotto le 2 ore eli'. Roberto Condio I L'ossolano Severino Bernardini appena 20 giorni fa ha gareggiato nella maratona di Parigi finendo 9°
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