Allarme a None E' in forse la salvezza del macello di E. Bac
Allarme a None Allarme a None E' in forse la salvezza del macello La vicenda del macello di None, che rischia di chiudere e di lasciare in mezzo alla strada 130 dipendenti, ha subito ieri una battuta d'arresto, forse una piccola marcia indietro. L'incontro tra sindacati e rappresentanti della Regione non ha infatti portato nulla di buono. La Finpiemonte, di cui la Regione detiene la maggioranza, deciderà oggi - nel corso della sua assemblea - se entrare nell'operazione di salvataggio. Ma l'orientamento della finanziaria è di tirarsi indietro, nonostante che lo stesso presidente della giunta regionale, Enzo Ghigo, abbia espresso invece esplicitamente un parere favorevole all'operazione. Ghigo si è spinto a tal punto da comunicare ai sindacati che, anche se la Finpiemonte dovesse dire di no, la Regione tirerebbe fuori di tasca sua tre miliardi per salvare il macello di None dalla chiusura. Scuote la testa, sconfortato, l'assessore regionale ai Lavoro Antonino Masarracchio: «A questo punto occorre che l'ente pubblico riveda il suo rapporto con le banche. Non è possibile continuare così». Voi, però, avete la maggioranza in Finpiemonte, perché non riuscite a far passare la vostra linea? «Ma perché le nomine derivano da situazioni passate. Nei prossimi giorni dovremmo decidere se entrare nella Fondazione Crt. Bene, io dico che ci dovremo pensare sopra». La situazione diventa a questo punto grave. Il destino di 130 famiglie è nelle mani della Finpiemonte che sembra orientata a respingere il piano. Una bocciatura che avrebbe conseguenze deleterie per altri possibili, futuri, tentativi di risolvere la situazione del macello di None. [e. bac]
Persone citate: Antonino Masarracchio, Enzo Ghigo, Ghigo
Luoghi citati: None
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