« Il Comune sbaglia»

« « Il Comune sbaglia» L'ex assessore psi Matteoli «Dimenticano i vantaggi» «Non diciamo sciocchezze: il progetto della Continassa ha una grande visione. E' servito a riqualificare quella periferia povera. E i soldi? Sono stati utilizzati per la copertura della ferrovia, della Torino-Ceres, per il sottopasso di corso Grosseto, per tutte le opere pubbliche che oggi Castellani sbandiera come vanto della sua amministrazione». Lo dice Lorenzo Matteoli, al telefono dall'Australia, l'«assessore dello stadio», come fu definito durante i collaudi della primavera 1990, mentre Torino si stava preparando all'evento del calcio mondiale che fece arrivare sotto la Mole 200 miliardi di finanziamento statale. Matteoli, il sindaco ha definito il Delle Alpi, «un errore del passato da cancellare con le ruspe». Cosa ne dice? «Sarebbe una follia. A parte i finanziamenti che quello stadio e Italia '90 portarono a Torino per realizzare opere di rilievo che furono terminate in tempo, grazie alla capacità di assessori come Porcellana, Ravaioli, Prowisiero, Galasso, con quel manufatto si avviò il recupero di una zona abbandonata». E' vero o non è vero che ci furono contestazioni da parte dell'Acqua Marcia, la concessionaria scelta anche da lei? «La sfido a citare un solo contratto contestato. Tra il Comune e la società costruttrice ci furono piuttosto rapporti di durezza necessari in questo tipo di operazioni. Ma la città non spese una lira, perché il contributo di 30 miliardi arrivò dallo Stato». Oggi però le squadre lamentano che i costi del Delle Alpi sono eccessivi. «Il lamento della Juve è antico. Boniperti, allora presidente della società bianconera, ammise che prima la squadra teneva i soldi della pubblicità. Ma si trattava di "briciole", perché Novelli, quand'era sindaco, dava sempre la concessione ad un certo Bastino: poco più di 300 milioni l'anno». E poi? «Successivamente feci una gara e la concessione andò ad una ditta che offrì subito 2,5 miliardi». Dica la verità, Matteoli, buttar giù lo stadio potrebbe anche avere un senso... «Lo ripeto, sarebbe una grande scemenza. E' un'opera costruita bene, che funziona, della quale tutti - in Italia e nel mondo - riconoscono la bellezza. E, datemi retta, Juve e Toro in quello stadio hanno superato tutti i record d'incasso. Credo, tuttavia, che il Delle Alpi non sarà mai abbattuto e che sia stata messa in piedi una grande "manfrina" per umiliare il valore della concessione. Per affidarla ad altri». Giuseppe Sangiorgio

Persone citate: Boniperti, Castellani, Galasso, Giuseppe Sangiorgio, Lorenzo Matteoli, Matteoli, Porcellana, Ravaioli

Luoghi citati: Australia, Italia, Torino