CANNES DELLE FANCIULLE IN FIORE

Al Festival che si apre domani il cinema italiano concorre con quattro giovani attrici Al Festival che si apre domani il cinema italiano concorre con quattro giovani attrici infiore RAGAZZE pensose e seduttive. Ragazze serie e tormentate. Ragazze capaci, anche se giovanissime, di esprimere sensazioni adulte e porre questioni profonde. Una nuova generazione di attrici appena ventenni si sta imponendo nel cinema internazionale. Non semplici lolite o bambine superdotate, ma interpreti forti di armi che le rendono diverse da tutte le altre: padronanza assoluta del proprio corpo e assenza dell'ansia di piacere. Come è già avvenuto nel mondo della moda, così in quello del cinema l'età dell'esordio si abbassa e nasce un moderno tipo di diva: adulta nei ruoli, adolescente nella vita. Nei quattro film italiani che partecipano al Festival di Cannes recitano altrettante ragazze che incarnano questo modello: Liv Tyler che ha compiuto 18 anni l'estate scorsa durante le riprese del film di Bernardo Bertolucci «Io ballo da sola»; Marie Gillain, da poco ventenne, che nelle ((Affinità elettive» dei fratelli Taviani interpreta il ruolo di Ottilia; Asia Argento, stessa età, partner di Michel Piccoli in «Compagna di viaggio» di Peter Del Monte. E poi Valeria Bruni Tedeschi che è più grande delle altre (28 anni), ma ugualmente intensa e immune dal desiderio di affermazioni facili. Nella «Seconda volta» di Domenico Calopresti, ha recitato benissimo il ruolo della brigatista Lisa Venturi, una donna adulta, appesantita dagli anni di carcere, ma soprattutto dalle disillusioni e dagli errori del passato. «Non mi meraviglio - osserva Gillo Pontecorvo, direttore della Mostra del cinema di Venezia - che delle attrici giovani possano avere la stessa forza nel comunicare emozioni di quelle più avanti negli anni. Sono convinto che le scuole e l'esperienza contino moltissimo per migliorare. Ma se un attore possiede quella qualità magica, misteriosa, che lo rende diverso, certamente la possiede fin dall'inizio». Pontecorvo fa un esempio: «Prendete un violinista, uno come Menuhin: già dal terzo anno in cui studiava musica poteva dare a un orecchio attento fortissime emozioni. Certo, dopo 20, 25 anni, è diventato più perfetto, pii levigato. Ma la carica è quellj dell'inizio, una cosa speciale eh» o c'è sempre o non c'è mail Quindi non servono scuole nS corsi di recitazione? «Non vorrii - spiega Pontecorvo - che le me parole sembrassero diminutive rispetto all'utilità delle scuole li recitazione. Se l'America e 1' ighilterra hanno straordinari ìterpreti generici e comprima è dovuto proprio all'esistenza < 1le scuole, ma questo riguard la media, non le punte. Pece; ,o, comunque, che in Italia ci sipo così poche scuole. Avendo afuto, soprattutto negli Stati Unti, occasione di incontrare nplti docenti dei famosi corsi di recitazione tra i quali Lee Strasberg, pcsso dire che su quest'argorrento condividiamo lo stesso plrere». L'elenco delle nuove attrici, cjsì giovani così drammatiche, è lvngo: c'è l'esordiente Lucia Car^, 19 anni compiuti a gennaio, sjoperta da Lina Wertmùller qie, dopo aver fatto provini a cinquemila ragazze, l'ha scelta pr il non facile ruolo di Miluzza n «Ninfa plebea». Davanti alla nacchina da presa, la Cara, studentessa di informatica dai moli timidi e riservati, ha sfoderato una gran carica vitale, una riiata aperta, uno sguardo schivo e selvaggio che ne hanno fatto ma protagonista perfetta. «Nell'adolescenza - ha osservato la Wertmùller - c'è una forte carica di eros... Secondo me Lucia ha buone basi, è una ragazza solida; l'importante è che studi e sappia difendersi dall'aggressione dei media, dalla febbre della popolarità». Insomma crescere e curare saggiamente i propri interessi: una lezione che Alicia Silverstone, interprete diciannovenne di «Ragazze a Beverly Hills», grande successo al botteghino americano, ha imparato molto presto. Dopo aver girato sedicenne una serie di videoclip per gli Aerosmith (il gruppo di Steve Tyler, padre di Liv) ha fondato, a 18 anni, una sua casa di produzione che si chiama «First Kiss Company». E anche Kate Winslet, ad appena 21 anni, ha già messo a segno una nomination all'Oscar per l'interpretazione della fragile Marianne in «Ragione e sentimento». A Cannes la vedremo in «Jude», il nuovo film di Michael Winterbottom tratto dal romanzo di Thomas Hardy «Jude the Obscure». Ragazze fenomeno? Secondo Pontecorvo no: «Prima, in media, le attrici cominciavano un po' più tardi la loro carriera. Però anche allora se una ragazza carina, adatta al ruolo, passava sotto gli occhi di un regista, poteva succedere che cominciasse molto presto». Fulvia Caprara Tyler: la felicità è un enorme letto. Bruni: «Per me un personaggio è come un amore» Asia: «Il primo brivido a 5 anni, guardando un film di papà» , im SAl Festival che si ap Qui sopra Asia Argento in «Compagna di viaggio». Foto grande al centro Valeria Bruni Tedeschi. A destra in basso: Liv Tyler protagonista di «lo ballo da sola». Sempre a destra, al centro nella foto piccola: Valeria Bruni Tedeschi ne «La seconda volta» Marie Gillain ne «Le affinità elettive» dei fratelli Taviani

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