Allarme rosso della Commissione ministeriale per i maschi tra 24 e 35 anni L'Aids killer dei giovani italiani

Allarme rosso della Commissione ministeriale per i maschi tra 24 e 35 anni Allarme rosso della Commissione ministeriale per i maschi tra 24 e 35 anni L'Aids, killer dei giovani italiani E' la prima causa di morte ROMA. L'Aids è la prima causa di morte tra i giovani maschi italiani in età compresa tra i 24 e i 35 anni. Lo ha detto a Milano Vittorio Agnoletto, presidente nazionale della Lila (Lega italiana per la lotta all'Aids) e membro della commissione nazionale Aids del ministero della Sanità, che ha aggiunto: «Chiediamo, pertanto, di considerare la lotta, una delle priorità del prossimo governo. Sono i numeri che impongono questa soluzione». Durante la settimana sono stati contattati 15 mila giovani dai membri della "Lilabus", l'iniziativa che sta interessando tutta l'Italia. A Torino, Cuneo, Bergamo, Trento, Bolzano, Trieste e Udine sono stati distribuiti migliaia di profilattici. Il 16 maggio prossimo a Genova, invece, il raduno sarà rivolto alle donne. Delle oltre 100 mila persone sieropositive, nella provincia di Milano si stima 1 sieropositivo ogni 100-200 persone tra i 18 e 35 anni «ponendo l'area milanese al secondo posto in Europa solo dopo Parigi», ha aggiunto Agnoletto il quale ha ricordato che 2100 miliardi di lire non sono ancora stati utilizzati per sostenere le case-famiglia. «Non c'è ancora l'ombra - ha aggiunto il presidente della Lila - dei 7 mila posti letto che erano stati previsti per il '94». Dalla commissione nazionale Aids, intanto, arriva la notizia che partirà anche in Italia, entro due-tre mesi, la sperimentazione degli inibitori delle proteasi, i nuovi farmaci anti-Aids che agiscono bloccando l'enzima che permette al virus di replicarsi. Il protocollo di sperimentazione è stato approvato ieri dalla commissione, riunita al ministero della Sanità'. Il vicepresidente della commissione, Luigi Ortona, ha detto che la sperimentazione prevede da 800 a 1000 trattamenti. Considerando un costo di 20 mila lire a trattamento, si stima una spesa complessiva di 2600 miliardi. Ma si prevede di chiedere alle case farmaceutiche un quantitativo gratuito di questi farmaci. «Non sarà una lotteria - ha sottolineato Ortona - né una gara di velocità». Gli 800-1000 pazienti saranno selezionati in circa 40 centri in tutta Italia tra coloro che sono in fase avanzata della malattia con meno di 50 CD4. «Complessi vamente - ha detto Stefano Velia dell'Istituto superiore di sanità - in Italia i malati di Aids in queste condizioni sono circa 4 mila e saranno selezio nati in base alle loro condizioni generali. Non è detto che questi farmaci facciano bene a tutti». Ad esempio, la speri mentazione non riguarderà chi ha problemi al fegato o infezioni, o chi è sottoposto ad altre terapie, come analgesici, antidepressivi o farmaci contro la tubercolosi. Sul fronte della lotta alla malattia del secolo, c'è poi da registrare un dato positivo: sono diminuiti, in Italia, i giovani tossicodipendenti affetti da Aids, segno che le campagne di prevenzione contro lo scambio di siringhe incominciano a dare qualche risultato. I casi di Aids registrati dal 1982 fino al 31 marzo sono sta¬ ti 33.304. Il 79% riguarda i maschi. L'età media è di 32 anni per i maschi e 30 per le femmine, ma la curva tende al rialzo in conseguenza della diminuzione dei tossicodipendenti "giovani" e all'aumento, invece, dei casi per trasmissione sessuale o eterosessuale distribuiti in tutte le fasce di età. I pazienti affetti da Aids, i cosiddetti «prevalenti», sono circa 12 mila. Lo ha comunicato Giovanni Rezza, membro della commissione nazionale per la lotta contro l'Aids del ministero della Sanità e responsabile del centro operativo Aids dell'Istituto Superiore della sanità. [r. cri.] Tra un paio di mesi si sperimenterà una terapia con nuovi farmaci

Persone citate: Agnoletto, Giovanni Rezza, Luigi Ortona, Ortona, Vittorio Agnoletto