Teste mozzate torna l'orrore in Liberia

Teste mozzate/ torna l'orrore in Liberia africa Sempre più fragile la tregua tra i «signori della guerra», e i Paesi vicini respingono i profughi Teste mozzate/ torna l'orrore in Liberia Esposta in piazza quella di un guerrigliero, intorno corpi bruciati MONROVIA. Immagini terrificanti ieri a Monrovia, dove i miliziani del principale «Signore della guerra», Charles Taylor, hanno inalberato, in mezzo a mucchi di cadaveri bruciati, la testa mozzata di un guerrigliero della «brigata nuda» (che ama combattere senz'abiti o quasi) della fazione Ulimo-Krahn di Roosevelt Johnson. Nonostante la tregua proclamata da Taylor due giorni fa, le fazioni rivali hanno continuato a sparare contendendosi l'ambito controllo del ponte che conduce nel centro della città. Gli uomini di Roosevelt ne hanno approfittato per saccheggiare gU ultimi negozi ancora non visitati dagli «sciacalli», mentre quelli di Taylor hanno accusato l'Ecomog (la forza interafricana di pace) di avere bombardato un ospedale da campo, uccidendo tre feriti, che secondo alcuni testimoni sarebbe stato invece colpito dalle forze di Tay- lor. Al porto, dove migliaia di civili sono in attesa nella speranza di riuscire a fuggire, la situazione è invece parsa più tranquilla rispetto ai giorni scorsi. Intanto ad Accra, la capitale del Ghana, i ministri degli Esteri di nove Paesi della regione hanno preparato l'agenda per il vertice di oggi e domani della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas). L'obiettivo del summit è di rimettere in moto il processo di attuazione dell'accordo di pace concluso l'anno scorso in Nigeria, accordo che prevedeva fra l'altro lo svolgimento di elezioni in agosto. Taylor e il suo principale alleato, il signore della guerra Alhaji Kromah, si sono rifiutati di recarsi ad Accra per partecipare al vertice, mentre il leader della fazione rivale, Roosevelt Johnson, ha raggiunto la capitale del Ghana grazie ai mezzi messigli a disposizione dagli americani. Prosegue intanto il dramma dei profughi. Migliaia e migliaia di liberiani continuano a cercare scampo nei Paesi vicini e spesso si vedono respinti. Il presidente del Ghana Jerry Rawlings ha dichiarato apertamente che alcuni governi della regione hanno rimandato indietro i profughi. [Ansa-Agi] Monrovia; la testa mozzata di un guerrigliero della fazione di Roosevelt Johnson

Persone citate: Charles Taylor, Jerry Rawlings, Roosevelt, Roosevelt Johnson