Giovedì all'Auditorium Rai e venerdì a Vercelli Con Argerich-Freire due serate di gloria di Armando Caruso

Giovedì all'Auditorium Rai e venerdì a Vercelli Giovedì all'Auditorium Rai e venerdì a Vercelli Con Argerich-Freire due serate di gloria Sorato Musicali di Primavera 1996: giovedì alle 20,30 all'Auditorium di Piazza Rossaro secondo concerto dell'Orchestra Sintonica Nazionale della Rai in coproduzione con la Fondazione San Paolo per la Cultura la Scienza e l'Arte. Il concerto sarà diretto da Tamàs Pai e non da John Neschling che ha dato forfait a causa di un'indisposizione. Il secondo Concerto è caratterizzato da un doppio impegno: il giorno dopo, venerdì, alle 21,15 la «Nazionale» Rai debutterà al Teatro Civico di Vercelli con lo stesso programma e naturalmente gli stessi interpreti, assolvendo così quell'importante impegno di decentramento culturale da tempo perseguito dall'Assessorato alla Cultura della Regione con «Piemonte in Musica». Un avvenimento importante per i vercellesi, non soltanto perché si tratta della «Nazionale» Rai, che per la prima volta si esibisce al «Civico», ma perché fra i solisti spiccano i nomi di Martha Argerich, artista di straordinaria sensibilità e del pianista brasiliano Nelson Freire. Particolarmente interessante il programma predisposto dal direttore Pai, dalla Argerich, da Freire, dal direttore artistico della Sinfonica Rai di Sergio Sablich. Giovedì all'Auditorium Rai e venerdì al Civico di Vercelli si potrà ascoltare la Sonata per due pianoforti e percussioni di Béla Bartók, il Concerto n. 2 per due pianoforti e orchestra di Franz Liszt, il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra e, sempre di Liszt, il Poema sinfonico n. 3 «Les Préludes». Martha Argerich e Nelson Freire costituiscono oggi un duo pianistico di sicuro affiatamento: si ritrovano ad occhi chiusi, ognuno capisce dell'altro ogni minima intenzione, ogni sfumatura. Insieme apriranno le due serate con la Sonata per due pianoforti e percussioni scritta nel 1937 dall'autore deH'«Allegro barbaro», de «Il castello di Barbablù», del «Mandarino meraviglioso» del¬ le opere che meglio delineano la vena e la maturità compositiva del grande pianista ungherese. Il concerto per due pianoforti suscita sempre un fascino notevole non soltanto per gli spettatori, ma per gli stessi interpreti che così riescono ad esprimere la loro complementarità, la «democraticità» dell'esecuzione. Ma la parte del leone la farà in ogni caso Franz Liszt con il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra, che sarà interpretato da Nelson Freire e con il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra che vedrà al pianoforte Martha Argerich. Armando Caruso La pianista Martha Argerich suonerà in coppia con il pianista brasiliano Nelson Freire Bartók e Liszt

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