UN ESPERIMENTO ALL'ESAME DI DUE PROFESSORI di Gabriele Beccaria

«Le studentesse da sole dimostrano più interesse e maggiore fiducia nei propri mezzi» UN ESPERIMENTO ALL'ESAME DI DUE PROFESSORI CLAUDIO LOLLI «Fermiano un'idea diseducativa» «Non mi sembra proprio che le classi separate funzionino meglio. Tutt'altro». Claudio Lolli, cantautore, insegna al Liceo Leonardo Da Vinci di Bologna. E l'idea di una barriera tra maschi e femmine lo fa inorridire. Non ha mai avuto l'impressione che le ragazze soffrano la presenza ingombrante dei loro compagni? <(Assolutamente no. In genere, per l'esperienza che ho raccolto, le ragazze sono migliori dei ragazzi. Sono meno distratte e più mature, perché hanno un'interiorità precoce. Le femmine, comunque, tendono sempre a emergere». Secondo gli esperti tedeschi, nelle classi miste si ingenerano tensioni pericolose. Che cosa ne pensa? «Al massimo si tratta di casi limite. Semmai dietro a questi esperimenti di separazione sento soffiare un vento di restaurazione. Ma non è tornando ai vecchi metodi che si possono risolvere i problemi della scuola e del rendimento degli studenti». Sta dicendo che è solo «vecchiume» educativo? «Io non credo al ritorno ai ruoli rigidi, tipo insegnanti-allievi e maschi-femmine. La scuola deve andare nella direzione opposta». DOMENICO STARNONE «Proviamo, ma a precise condizioni» «E' un discorso complicato. A me risulta che siano i ragazzi a incontrare le difficoltà maggiori», dice Domenico Starnone, professore in un istituto tecnico di Roma e autore di «Ex cattedra» e della sceneggiatura del film «La Scuola». Che cosa significa? Sono i ragazzi a soffrire di discriminazioni? «C'è il fatto che la maggior parte del corpo insegnante si è femminilizzato e che - in media - le studentesse risultano più brillanti e motivate, oltre che più evolute nel linguaggio, dei loro coetanei. Di fatto, qiiindi, nelle nostre scuole il problema è rovesciato: il disagio è maschile». Allora, per «salvare» i ragazzi vedrebbe di buon occhio classi divise? «Vista la mole degli studi sulle differenze tra i sessi, credo che si possano ammettere forme di separazione se servono a definire meglio le identità e a cambiare le didattiche. In questo caso, e solo in questo caso, potrebbe essere una via da tentare, tenendo sempre presente la necessità di prevedere momenti di incontro tra i due sessi. Altrimenti...». Altrimenti quali potrebbero essere le conseguenze? «Se si tratta soltanto di formare brave "donnine" da una parte e "machos" aggressivi dall'altra, secondo ruoli standardizzati, allora è chiaro che ci troviamo di fronte a una forma di restaurazione. Si tornerebbe alla filosofia pedagogica in auge a inizio secolo». A CURA DI Gabriele Beccaria

Persone citate: Claudio Lolli, Domenico Starnone, Fermiano, Leonardo Da Vinci

Luoghi citati: Bologna, Roma