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Allarme polveri Ricerca dell'Oms Allarme polveri A rischio le città del Nord ROMA. Allarme polveri nelle città del Nord Italia. A Milano e Torino se per tre giorni di seguito si registrano concentrazioni in atmosfera di polveri sottili, (emesse perlopiù dalle auto), si verificano da 8 a 16 morti in più al giorno. L'Sos non riguarda però solo le due metropoli del Nord, ma anche altre città come Bergamo, Brescia, Modena e Bologna. Questa nuova emergenza legata al traffico è contenuta nel volume «Ambiente e salute, i principali problemi europei» presentato ieri da Roberto Bertollini, presidente del Centro europeo ambiente e salute dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). «In Europa - ha detto Bertollini - tre sono i temi prioritari di intervento individuati dal nostro centro. Due sono legati al traffico, come l'emergenza polveri e quella causata da incidenti stradali, il terzo all'inquinamento microbico dell'acqua. Se non si interviene presto in queste tre aree la situazione si aggraverà». Dell'Europa occidentale chi sta senz'altro peggio per l'inquinamento da polveri, secondo il rapporto dell'OMS, è l'Italia del Nord. Il rischio polveri colpisce soprattutto chi è già affetto da patologie croniche cardiovascolari o respiratorie. Lo spiega Francesco Forestiere, dell'osservatorio epidemiologico della Regione Lazio, che ha collaborato a studi relativi agli effetti dell'inquinamento urbano sulla salute. «L'ipotesi più accreditata - dice Forastiere - è che tali particelle ultrasottili, anche se di diametro piccolissimo, sarebbero chimicamente attive ed in grado di indurre una reazione infiammatoria del polmone profondo. Da questo processo infiammatorio potrebbero originare mediatori in grado di alterare i fattori di coagulabilità e quindi di indurre eventi acuti cardiovascolari anche letali». Categoria a rischio anche i bambini, per i quali è slata osservata una relazione tra la frequenza dei ricoveri ospedalieri per asma e i livelli crescenti di polveri. lAnsa)