Nuova bufera su Stranamore

L'accusa: ha messo in pericolo due vite La difesa: ce l'hanno chiesto igenitori Trasmesso il saluto ai nonni dei figlioletti di un pentito Nuova bufera su Stranamore LA TIVÙ' CONTRO I MINORI SROMA TRAN AMORE l'ha combinata grossa, questa volta. Due bambini che Alberto Castagna ha presentato come figli di un pentito hanno salutato domenica sera i nonni dagli schermi della trasmissione di Canale 5 e, si presume, dalla località segreta in cui vivono nascosti assieme al padre. Nel breve telemessaggio la bambina più grande, che aveva vicino il fratellino, ha salutato chiamandoli per nome i quattro nonni, e ha mandato i saluti al paese d'origine (il cui nome è stato cancellato da un bip). Fonti del servizio protezione precisano che non è stata richiesta l'autorizzazione a un'apparizione in tv, sebbene il regime eli protezione lo preveda in casi del genere. Sul programma e il conduttore piovono accuse durissime. «Questi casi si ripetono in continuazione, ma ora sono a repentaglio le vite di due bambini», si indigna Ernesto Callo, presidente del Telefono azzurro e componente del comitato di garanzia della Carta di Treviso, codice di autodisciplina dei giornalisti per la tutela dei minori coinvolti in episodi di cronaca. Contro la tv che non tutela i soggetti più deboli si è scagliata ieri anche «Telcsogni» di Maitre, che ha mandato in onda il filmato oscurando i volti dei due fratellini, che nella trasmissione di Castagna erano invece perfettamente visibili. Giamù Ippoliti ha deplorato «l'ennesima violazione della Carta di Treviso» e ha invitato tutte le trasmissioni televisive a osservare oggi per protesta cinque secondi di silenzio. Claudio Ferretti di «Telesogni» ha già dato la sua adesione. I responsabili del programma di Canale 5 si difendono. «1 genitori dei due bambini hanno avvicinato Castagna mentre era in corso la registrazione di una puntata del programma - spiega Sabina Gregoretti, produttore di "Stranamore" -. Lo hanno pregato, supplicato di mandare in onda il messaggio dei bambini ai nonni, spiegando che il più piccolo non li aveva mai conosciuti. Castagna è stato umanamente colpito dalla vicenda, si è premurato eh chiedere ai genitori se questo non rischiasse di compromettere la situazione giudiziaria e personale del padre, ma è stato rassicurato». E i controlli sull'attendibilità dei personaggi? E la riclùesta di un'autorizzazione «superiore» a quella dei genitori per mandare in tv i bambini? «I videoclip durano 20 secondi, uno spazio infinitesimale rispetto al corpo del programma - prosegue Sabina Gregoretti. - Si tratta di storie "in embrione"; le vicende che costituiscono la struttura di "Stranamore" sono precedute da ricerche e verifiche che durano mesi». La Carta di Treviso, prosegue il produttore di «Stranamore», «la conosciamo quasi a memoria, non ci sembra che si possa aver arrecato danno in alcun modo ai bambini. Ci criticano in malafede perché la trasmissione funziona». Più prudenti i vertici della principale rete Finmvest. Dal direttore di Canale 5 Giorgio Gori non arriva l'assoluzione per «Stranamore». «Non ho avuto modo di vedere la puntata - dice -. Se c'è stato un debordamento interverremo. Certo che se avessi saputo della presenza dei figli del pentito avrei bloccato la puntata». Ci saranno sanzioni? «L'ordine dei giornalisti sta valutando il comportamento di Castagna», dice il presidente dell'ordine interregionale di Lazio e Molise. Ma ormai i volti dei due bambini sono stati visti in tutta Italia. [s. man.] Ippoliti: 5 secondi di silenzio in video per protesta Gori: se avessi saputo li avrei bloccati L'accusa: ha messo in pericolo due vite La difesa: ce l'hanno chiesto igenitori Il direttore di Canale 5, Giorgio Gori Alberto Castagna, che conduce «Stranamore»

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