L'inglese Payne rimonta e vince a sorpresa l'Open d'Italia Rocca la sconfitta più amara di Agnese Vigna

L'inglese Payne rimonta e vince a sorpresa l'Open d'Italia GOLF L'inglese Payne rimonta e vince a sorpresa l'Open d'Italia Rocca, la sconfitta più amara E' solo ventesimo sul campo di casa BERGAMO DAL NOSTRO INVIATO «Ha vinto in club house», così si dice in gergo. Jim Payne aveva finito da due ore la sua gara, con in tasca un -9 (275 colpi), un buon punteggio, ma le speranze di portare a casa l'assegno da 200 milioni dell'Open d'Italia erano scarse. In campo i leader, Westwood e Sjoland, duellavano infatti a suon di birdye a 13 e -12. Ma nel golf tutto può succedere. Un incredibile 8 alla buca 12 (par 4) ridimensionava i sogni di Westwood, che si ritrovava sui tee della 18 a -9, a pari merito con il venticinquenne avversario svedese, anche lui in ritirata. Si profilava addirittura lo «spettro» del playoff, prima tre poi addirittura quattro. Già perché l'esperto Eduardo Romero, «El Gato» della pampa, rimontava alla grande, fino alla buca 17, quando buttava la palla in acqua e salutava ogni speranza di rivincere l'Open. Alla 18 crollavano anche le speranze di Westwood e Sjoland: un doppio bogey confinava l'inglese al 3° posto (-7 a 277 colpi) e un bogey condannava Sjoland al 2° (-8,276 colpi). Per Payne, 26 anni, si tratta di un ritorno alla vittoria dopo l'Open delle Baleari del '93 ed una sosta forzata per un'operazione alla schiena nel '94. Al golf dell' Albenza era partito in sordina (70, 71 i primi due giri) per rimontare nelle 36 buche finali (67, 67). Conclusione con i botti, dunque. In tutti i sensi, in campo e fuori. Perché la truppa bergamasca aveva preparato il festone per la sua «roccia», con tanto di fuochi d'arti ficio. Non s'era mai visto prima in un elegante campo da golf. Peccato che il beniamino di casa, Costantino Rocca, non abbia rispettato le attese e sia finito a -2, p.m. con Emanuele Bolognesi (ventesimi con 182 colpi). «I primi due giorni mi andavano storti i drive, oggi i putt», si è giustificato col suo pub blico. C'è chi dice che giocare in casa l'abbia condizionato: lui smenti sce. In effetti un vincitore del British Open è abituato a non scom porsi neppure davanti a 45 mila spettatori. E a Bergamo ce n'erano 4000. Ù resto della pattuglia azzurra? Alberto Binaghi ed Emanuele Canonica al 25° posto con 283 colpi (-1). Grappasonni è finito 41° con 287 colpi (+3). L'intraprendente Gaiy Evans, leader nei primi due giorni è crollato; lo ritroviamo 28°, con 284 colpi, in compagnia dello scozzese Sam Torrance, che questa volta non si è esibito in una delle sue rimonte leggendarie. La morale? E' stato l'Open dei giovanissimi outsider, che hanno dominato la gara. La qualità del gioco nel tour-europeo è di altissimo livello, tutti sono tecnicamente in grado di scalare i vertici delle classifiche offuscando - almeno per un week-end - l'arguzia delle vecchie volpi. Il tempo dimostrerà se si tratta di meteore o di grandi campioni. Chi resta sulla ribalta deve infatti possedere non solo un grande bagaglio tecnico ma anche psicologico. E per questo ormai quasi tutti i grandi viaggiano con lo «strizzacervelli». Bruno De Michelis da due anni segue ovunque Rocca e recentemente si sono aggregati anche Florioli, Reale e Santi. E Bolognesi, dopo l'ottima prestazione di ieri, ha confessato di essere in lista d'attesa con Grappasonni e Binaghi. Agnese Vigna Dopo una promettente giornata inaugurale Costantino Rocca è vistosamente calato

Luoghi citati: Bergamo, Italia