Difesa pugliese in tilt e i nerazzurri segnano tre gol che fanno ancora sognare l'Europa L'Inter distrugge le speranze del Bari
WM Difesa pugliese in tilt e i nerazzurri segnano tre gol che fanno ancora so\ ^ Difesa pugliese in tilt e i nerazzurri segnano tre gol che fanno ancora so\ Difesa pugliese in tilt e i nerauri segao te gol che fanno ancora so\ L'Inter distrugge le sperarne del L d di Fi i B La squadra di Fascetti va in B MILANO DAL NOSTRO INVIATO Il Bari sbaglia la partita più importante, con la testa prima che con le gambe. Prende tre gol dall'Inter senza la minima reazione degna di questo nome e retrocede in serie B andando a far compagnia a Torino, Cremonese e Padova. E' l'unica sentenza depositata sul campo di San Siro. C'è un altro verdetto ancora rimandato e riguarda proprio l'Inter. I nerazzurri, nonostante la bella vittoria, restano per ora fuori dalla zona Uefa, al pari della Roma che affronteranno domenica. Passa dunque dall'Olimpico l'Europa dell'Inter, ma forse più che lo scontro diretto sarà un'altra partita in quello stadio (la finale di Champions League tra Juve e Ajax) a dare o meno all'una o all'altra delle contendenti un posto nella prossima coppa Uefa. Sia la Roma sia l'Inter avrebbero ii passaporto assicurato se anche la Fiorentina dovesse far sua la Coppa Italia a Bergamo. Coraggio, può succedere di tutto. Vedremo. Intanto, ieri, dramma Bari. Un addio annunciato che neppure l'avvento di Fascetti dopo i guasti di Materazzi è servito a evitare. L'incontro con l'Inter ribadisce a chi non l'aveva capito che il Bari abbandona la serie A a dispetto dei 22 gol di Protti e della forza dei suoi stranieri, perché è stato costruito male. La difesa, escluso l'incolpevole Fontana autore di interventi anche ieri miracolosi, fa acqua da tutte le parti. Da Ripa a Sala, da Montanari ad Annoni, è tutto mi muro del pianto. E se solo il Padova ha incassato meno reti ci sarà un motivo. Ma i guai veri sono in mezzo, in un centrocampo privo di in tenditori. Solo Gerson per dinamismo e Ingesson per abnegazione si sono guadagnati una stentata sufficienza. Pedone e Parente sono naufragati, da ex colonne della scorsa stagione ad anonime comparse quest'anno. L'assenza di Gautieri non basta come attenuante, semmai al Bari è mancato un tipo alla Terracenere, o Bigica. Con un Protti a mezzo servizio per carenza di condizione e un Andersson in giornata poco febee (anche per i meriti di Festa, più tranquillo con Fresi libero alle sue spalle al posto dello squalificato Paganin) il Bari si consegna dunque alla velocità di un'Inter assai raccolta attorno a Ince e Manicone e pronta a colpire dalle fasce con Zanetti e Carlos abili a rifornire di palle giocabili sia Ganz sia Branca. La prima azione della partita è sintomatica. Rilancio di Pagliuca (7'), stop di Branca, palla a Ganz che smarca Manicone, ancora Branca e palla sull'esterno. Basta presentarsi lì davanti, all'Inter, e la difesa del Bari si apre come una porta automatica. Carlos non azzeccherà una punizione che è una sulle quattro calciate, ma dalla bandierina del corner pennella traiettorie invitanti. Branca segna con la mano, rete annullata (11'). Zanetti semina avversari partendo dall'altra fascia, salva Sala. Insomma il gol è nell'aria. L'Inter passa al 34' quando Carlos usa il tacco per mettere in movimento Manicone che smista verso Ganz: il centravanti protegge palla aspettando l'arrivo di Ince che piomba come un falco e infila Fontana con un diagonale irresistibile. Altri cinque minuti e il Bari alza bandiera bianca: punizione di Carlos, testa di Branca, voilà, 19° sigillo della stagione per il super Marco. Di fronte a un'Inter quasi perfetta ci vorrebbe un Bari almeno combattivo. Invece Fascetti deve assistere mestamente aUa resa dei suoi. Parente manca di precisione nel momento decisivo (46', unica vera occasione creata nel primo tempo). Branca apre la ripresa con un'azione dirompente e consegna a Ganz, 200 gare in A, la palla del 3-0. I giochi sono davvero chiusi. Fontana evita il raddoppio personale di Ganz (10') che resta quindi a 13 reti segnate. Il palo toghe a Gerson la gioia del gol della bandiera (16'). Il brasiliano si busca pure un cartellino giallo per un fallo su Zanetti commesso in comproprietà con Annoni. L'intervento di quest'ultimo appare più netto, ma l'arbitro forse sbaglia oppure non se la sente di punire Arnioni che, già ammonito, avrebbe dovuto essere espulso. Franco Badolato INTER (4-4-2) A BARI (4-4-2) PAGLIUCA s.v. FONTANA 6 BERGOMI 6.5 RIPA 4.5 FESTA 6.5 (12' s.t. MANGONE) s.v. FRESI 6 SALA 5.5 PISTONE 6 (25' s.t. BRIOSCHIE.) s.v. (25's.t. CARBONE B.) s.v. MONTANARI 5 ZANETTI 7 ANNONIP. 5 INCE 7 (16's.t.VENTOLA) s.v. MANICONE 6.5 PARENTE 5 (33's.t. CENTOFANTI) s.v. PEDONE 5 ROBERTO C. 6.5 GERSON 6 GANZ 6.5 INGESSON 6 BRANCA 7.5 ANDERSSON 5.5 (33's.t. CINETTI) s.v. PROTTI 5.5 AIL: HODGSON 7 AIL: FASCETTI 6 0 Arbitro: STAFOGGIA 6 Reti: p.t.: 34' Ince, 39' Branca, s.t.: 6' Ganz. Ammoniti: Branca, Pedone, Fresi, Annoni P., Gerson. Spettatori: paganti 12.069, incasso 400.506.000, abbonati 29.802, quota abbonati 857.709.143. WM^ Un acrobatico intervento dell'interista Roberto Carlos Il brasiliano ha partecipato alle azioni che hanno procurato i gol nerazzurri di Ganz e Branca
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