Chiesa un tornado sullo scudetto

il Milan 3-0 ma il trionfo potrebbe non bastare per il passaporto Uefa il Milan 3-0 ma il trionfo potrebbe non bastare per il passaporto Uefa un tornado sullo scudetto Due golper l'addio a Genova GENOVA DAL NOSTRO INVIATO Un super Chiesa, con una doppietta da cineteca, e un lampo di classe rii Manzini Viannn mpgpn jn ginocchio un Milan ancora sotto gli effetti della sbronza-scudetto, ma il trionfo non basta alla Sampdoria per entrare in Europa. Neppure dalla porta di servizio, qualora Juventus e Fiorentina, vincendo rispettivamente Coppacampioni e Coppa Italia, aprissero altri due posti: un pareggio tra Roma e Inter qualificherebbe entrambe, eliminando i blucerchiati dalla corsa Uefa. Solo un successo dei giallorossi all'Olimpico, potrebbe consentire ad una Sampd vittoriosa a Vicenza, di agganciare i nerazzurri e sperare in un eurospareggio. E' ormai un'illusione, ed è tempo di rimpianti per Eriksson. Troppo tardi ha trovato la quadratura giusta, concedendo più libertà a Balleri di sganciarsi in avanti. Troppo tardi, Mancini è rientrato nella parte di <deader», ricomponendo, insieme con lo straordinario Chiesa, un tandem che ricordava quello dei bei tempi con Vialli. Sotto gli occhi di Carmignani, braccio destro di Sacchi, Chiesa ha confermato di meritare la Nazionale. Un leggero malanno muscolare ha fatto temere che la stagione fosse già finita per Chiesa. L'allarme è rientrato. Esigenze di bilancio impongono alla Sampdoria di cedere il suo gioiello, già promesso al Parma: 2,5 miliardi d'ingaggio annui la richiesta del bomber, autore di ben 22 gol uno più bello dell'altro. Ieri, con una grande prestazione ha dato l'addio al pubblico, lanciando la maglia nella curva Sud che l'acclamava, chiedendone la conferma alla società. Lo stesso hanno fatto Balleri (destinato alla Roma), Seedorf (al Real Madrid di Capello) e Zenga, svincolato e in attesa di sistemazione. C'è il sogno Vialli nel cassetto di Enrico Mantovani, ma probabilmente rimarrà tale. La realtà è che la Sampdoria dovrà ricostruire la squadra, partendo dalle fondamenta. E non è un'operazione che può dare frutti a tempi brevi. La tifoseria blucerchiata, dopo il grande ciclo, ha difficoltà ad accettare l'anonimato. E lo spettacolo offerto con il Milan lascia ancor di più l'amaro in bocca pensando alle incognite sul futuro immediato. Il 3-0 su un Milan ormai vacanziero va preso con le molle. Capello aveva rispolverato la Formula 4, con Lentini, Baggio, Weah e Savicevic. Era già successo in avvio di stagione, in casa con l'Udinese, e dopo i rischi corsi Capello l'aveva accantonata. A Marassi, con la squadra a trazione anteriore ma senza filtro e senza la giusta concentrazione, il Milan è andato subito in crisi. Dopo appena 1*8", la Sampdoria sbloccava il risultato. Bazzoli concedeva il vantaggio a Balleri, dopo un fallo di Lentini, e il pallone passava dal fluidificante a Karembeu il cui tiro era intercettato da Chiesa sulla soglia dell'area: controllo e destro a fil di palo. Da quel momento, la partita si trasformava in un monologo della Samp, con rari momenti in rossonero. Tiri di Weah, Savicevic e Baggio trovavano Zenga piazzatissimo. Al quarto d'ora, il Milan perdeva Maldini, contuso al capo in uno scontro con Rossi e sostituito da Galli. La tac cui si sottoponeva il giocatore in ospedale escludeva complicazioni. Con una difesa già priva di Costacurta, e con Baresi in difficoltà (e deriso dai soliti cori beceri) l'assenza di Maldini, pesava in modo decisivo. E al 36' Chiesa concedeva il bis con un numero da autentico campione: sinistro carico d'effet to all'incrocio. Un minuto dopo, si faceva respingere da Rossi la palla-gol più facile. Ci pensava Mancini (39') a firmare il tris, con un diagonale a fil di palo. Il resto della gara non contava più, anche se la Samp falliva altre occasioni con Chiesa, Invernizzi e Seedorf e se, in apertura di ri presa, Capello aveva corretto l'assetto tattico, inserendo Sordo e Di Canio per Savicevic e Lenti ni, inguardabili. Come tutto, c quasi, il Milan. Bruno Bernardi ■ SAMPDORIA (4 42) 0£ MILAN J4^2) ZENGA 7 ROSSIS. 5.5 BALLERI 6 ERANIO 5 MANNINI 6 MALDINI s.v. MIHAJLOVIC 6 (14' p.t. GALLIF.) 6 (26' s.t.FRANCESCHETTI) s.v. BARESI 5.5 EVANI 6 PANUCCI 5.5 SEEDORF 6.5 LENTINI 5 KAREMBEU 6.5 (V s.t. Dl CANIO) 5 SALSANO 6 DESAILLY 5.5 INVERNIZZI 6 ALBERTINI 6 CHIESA 8 SAVICEVIC 5 (18' s.t. BERTARELU) s.v. (V s.t. SORDO) s.v. MANCINI 7 WEAH 6 (17' s.t. MANIERO) s.v. BAGGIO R. 5.5 All.: ERIKSSON 6.5 All.: CAPELLO 5 Arbltro: BAZZOLI 5.5 Reti: p.t.: 2' Chiesa, 36' Chiesa, 39' Mancini. Ammoniti: Lentini, Invernizzi, Eranio. Spettatori: paganti 7.990, incasso 255.525.000, abbonati 20.330, quota abbonati 445.284.550. Maldini a terra dopo lo scontro con Rossi: dopo la Tac in ospedale ha seguito il match dalla tribuna

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