La vittoria del Parma (rete di Zola) non cancella la buona prova dell'onda verde piemontese Il Toro volta pagina e guarda avanti

La vittoria del Parma (rete di Zola) non cancella la buona prova dell'onda verde piemontese La vittoria del Parma (rete di Zola) non cancella la buona prova dell'onda verde piemontese Il Toro volta pagina e guarda avanti Cristallini sbaglia il rigore del pari PARMA DAL NOSTRO INVIATO Toh, guarda chi c'è in tribuna: Mazzola e lì vicino Suarez, una fila sotto un osservatore della Roma e più in là uno della Fiorentina e al suo fianco altri, dei maggiori club, mescolati a uomini-mercato. Che cosa saranno mai venuti a fare tanto numerosi qui, a Parma, per una partita che vale poco o nulla? La risposta è nelle maghe granata che, nel sole, oppongono più che di • gnitosa resistenza a quelle gialloblù: o meglio, è in alcune maglie granata, per l'esattezza quelle di Longo, Mezzano, Simo, Sommese, Foglia e, nella ripresa, anche di Bernardi. Una così ampia e qualificata schiera di «visionatori» s'è scomodata per vedere all'opera i giovani del Toro. Crediamo che se ne sia andata convinta di aver impiegato bene la domenica: ancora una volta 0 verde, verdissimo (scusate il gioco di colori) granata non ha deluso le aspettative. Addirittura, la banda di ragazzini messi in campo da Vieri ha lambito l'impresa di pareggiare e se Cristallini non avesse stolidamente sbagliato il rigore a 9' dalla fine adesso staremmo a scrivere di un doppio miracolo del Toro baby: l'aver bloccato il Parma e l'aver ottenuto un punto fuori casa. Bisogna tornare al 28 gennaio, per imbattersi in una trasferta non infelice: quel giorno, l'allora Scoglio-band tornò imbattuta da Bari. Purtroppo per il Toro, Cristallini s'è fatto parare il rigore ma la prestazione dei giovani granata merita ugualmente l'applauso. Insomma, in un momento in cui tutto è perduto, la serie A, l'affetto dei tifosi, la credibilità di un gruppo che fuori casa s'è rivelato sempre (o quasi) imbelle, in una tenebra come l'attuale, dicevamo, un raggio di luce s'intravede. Di qui, però, a ritenere che con i Longo, Mezzano e C. la traversata del deserto della B si trasformerà in una marcia trionfale ce ne corre, guai far conto solo su questa gioventù. Gioventù davvero in gamba, capace per 36' di tener in scacco il Parma giocando sbarazzina al punto che il gol di Zola è coinciso con il terzo tiro autentico verso l'ottimo Biato. E, fino a quel momento, altrettante erano state le conclusioni toriniste e la prima, dopo 7 minuti, era stata davvero grossa, da pochi passi Karic, al volo, aveva gettato alle stelle (letterale) un pallone spedito al suo sbilenco piede da una pregevole combinazione Simo-Longo. Poc'anzi, Foglia era andato per le terre in area dopo un contatto sospetto con Castellini. Subita la rete, il Toro s'è un po' disunito, l'inesperienza ha giocato, e del resto non poteva essere altrimenti, contro i ragazzi di Vieri che alla distanza sono tutti calati. Però, grazie anche alla giornata di ottima vena di Biato, sono sempre riusciti a evitare che l'inventiva di Zola, le sgroppate di Benarrivo e la combattività di Crippa si trasformassero in guai seri. Certo, bisogna dire che una volta in vantaggio il Parma non ha alzato più di tanto il ritmo gara e, fors'anche per troppa sicurezza, ha inclinato un po' al gigioneggiare (in particolare Zola). Sino al punto, nel finale, di tremare e affidarsi a Bucci. La cui prodezza significa per gli emiliani la garanzia al 99 per cento d'aver centrato quello che nove mesi fa era reputato il traguardo minimo: la qualificazione Uefa. Senza il miracoloso Bucci, o lo scialatore Cristallini, adesso i gialloblù starebbero qui a sospirare impauriti che è obbligatorio vincere a Cagliari per evitare la beffa del Grande fallimento, cioè l'esclusione dall'Europa. E' andata loro bene e il passo d'addio di Scala al Tardini è avvenuto in una cornice di festa. E, a proposito di festa, chissà che la parola torni presto ad essere pronunciata anche in casa granata: l'onorevole sconfitta racconta che se questo Toro verde verrà colorato in ciascun reparto da qualche capello grigio di buon valore, l'esilio dal grande calcio forse non sarà lungo. Claudio Giacchino PARMA (5-3-2) H TORBNO (5-3-2) BUCCI 7 | BIATO 7 CASTELLINI s.v. LONGOM. 7 (27' p.t. BRAMBILLA) 6 MALTAGLIATI 7 APOLLONI 6 FALCONE 4.5 MINOTTI 5.5 MEZZANO 6.5 CANNAVARO 6 MILANESE 6 BENARRIVO 6 SIMO 6.5 SENSINI 6 CRISTALLINI 6 (1's.t. COUTO) 6.5 SOMMESE 6.5 PIN 6 (24's.t. MINAUDO) s.v. CRIPPA 6 FOGLIA 6 ZOLA 6.5 (32's.t. SOGLIANO) s.v. INZAGHI 5 KARIC 5.5 (45's.t. PIRO) sv. IV s.t. BERNARD!) 6 All.iSCALA 9 AIL: VIERI 6 0 Arbitro: DE SANTIS7 Roti: p.t.:36'Zola. Ammoniti: Crippa, Foglia. Spettatori: paganti 3.732, incasso 39.849.000, abbonati 21.047, quota abbonati 744.790.000. Milanese in azione, Cannavaro cerca di fermarlo con uno sgambetto [foto ansai

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