Musica all'insegna del «naturale» di Leonardo Osella

25 In concomitanza con la mostra «Pietre figurate e minerali in Piemonte» Musica all'insegna del «naturale» Dal 9 maggio, sei concerti al Museo di Scienze Chi poteva mai dire, solo pochi anni fa, che il Museo di Scienze Naturali avrebbe ospitato spettacoli musicali? Il Museo, non ancora regionalizzato, era fatiscente e polveroso, intristito dall'incuria. La vita musicale in città cresceva, ma tra mille fatiche e nella sostanziale indifferenza. Ora ogni giorno i musicofili hanno seri imbarazzi di scelta e l'istituto scientifico brilla per efficienza e capacità di avanzare proposte di grandissimo interesse. Era quindi fatale che studio della natura e arte dei suoni trovassero un punto d'incontro. Così è nato un bel cartellone che, in concomitanza con la mostra «Pietre figurate e minerali in Piemonte», proporrà nella sede di via Giolitti 36 sei concerti programmati dalle associazioni musicali Kreisler e Zauberflòte, con l'impegno dei presidenti Gianluigi Bruera e Aurora Verso, che vi parteciperanno anche come pianisti. Le serate, di giovedì alle 21, sono ovviamente a tema naturalistico. Così la prima, il 9 maggio, vedrà impegnato lo stesso Bruera sul filo conduttore delle «Stagioni»: «Canti della Primavera» di Grieg, «L'ultima rosa dell'estate» di Mendelssohn, «Da un autunno già lontano» di Pizzetti, «Marzo, Aprile, Giugno, Novembre, Dicembre» di Ciaikovskij, «Le fate» (una per stagione) di Prokofiev. TJ. 16 maggio l'oboe di Renzo Turola e il piano di Cristina Pantaleoni evocheranno le «Voci del bosco», con autori come il piemontese Leone Sinigaglia, Schumann, Frangane (L'heure du bergeri, Britten (La cavalletta, La vespa), Kalliwoda. 11 giovedì successivo le infinite suggestioni timbriche dell'acqua ispireranno la pianista Giovanna Capuano: «Al lago di Wallenstad» e «Giochi d'acqua a Villa d'Este» di Liszt; «Poemi del mare» di Bloch; «Jardins sous la pluie», «La cathédrale engloutie», «Ondine», «L'isle joyeuse» di Debussy; «Giochi d'acqua» di Ravel. Ed ecco, con il pianista Douglas R. Docker, la voce di Mio Nakamura in una serie di canti intitolata «Paesaggi esotici»: un lungo elenco di titoli pertinenti, tra i quali spicca per eccentricità «O mio babbino caro», in cui Puccini ha profuso tutta la sua to- scarnita e che nulla rivela di esotico. Dal «Cardellino» di Vivaldi a «Bau Bau» di Schumann, da «Echo» di Hindemith a «Danza della capra» di Honegger si snoda «Tra realtà e mito» con Elena e Paola Brino (flauto e piano). Infine il duo pianistico formato da Aurora Verso e Barbara Brulc svarierà su «I tempi, i luoghi», dove si segnalano le «Miniature istriane» di Luigi Donorà. Leonardo Osella Di Ciaikovs'Kij si ascolterà il 9 maggio «Marzo, Aprile, Giugno, Novembre, Dicembre»

Luoghi citati: Este, Piemonte