Sabato sera di sangue: in un altro sinistro, a Rivarolo, perde la vita donna di 30 anni Si schianta contro un albero

Sabato sera di sangue: in un altro sinistro, a Rivarolo, perde la vita donna di 30 anni Sabato sera di sangue: in un altro sinistro, a Rivarolo, perde la vita donna di 30 anni Si schianta contro un albero Diciannovenne, l'incidente in corso Traiano Due giovani, un ragazzo e una donna, morti su macchine finite, la prima contro un albero in corso Traiano, la seconda contro un traliccio alle porte di Rivarolo, nella notte tra sabato e ieri. Boris Re è rimasto ucciso a 20 anni nell'auto contro un albero. Roberta Penna, 30 anni, Orbassano, via dei Fraschei 5, a causa di un incidente sulla statale 460, a Rivarolo. Boris l'altra notte voleva trascorrere in allegria il fine settimana e, fatti salire quattro amici sulla sua Renault 5 ha imboccato corso Traiano per venire in città da Borgo San Pietro di Moncalieri dove abitava in via Praciosa 28. Proprio su quel corso, a mezzanotte, all'incrocio con via Pio VII, ha perso il controllo della Renault provocando l'incidente. I suoi amici ne sono usciti illesi, ma lui non ce l'ha fatta: è spirato durante il trasporto alle Molinette. Non aveva la cintura di sicurezza ed ha battuto il torace con lesioni interne che gli sono state fatali. Secondo incidente. La Punto Gt, guidata da Antonio Villella, 30 anni di Pino Torinese, si è schiantata contro un palo dell'Enel sul rettilineo che entra in Rivarolo. Pesante il bilancio: oltre alla vittima, gravissima l'amica, Anna Rubino, 33 anni, residente a Brandizzo in via Volpiano 50, ricoverata al Cto. Fe riti anche i loro fidanzati, Roberto Bocchietti, 30 anni, Foglizzo, via Tommaso 83, e Antonio Villella, ricoverati all'ospedale di Cuorgnè. Le due coppie si erano recate a trovare un conoscente alla discoteca «Genesi» di Priacco di Cuorgnè. L'incidente al ritorno. L'auto, poco dopo l'una, è finita contro un palo della luce, sradicandolo. Secondo una prima ricostruzione dei carabineri di Venaria, Roberta era sul sedile anteriore della Punto, a fianco del guidatore. Quando i volontari della Croce Rossa di Rivarolo l'hanno estratta dall'abitacolo respirava a fatica. I medici di Cuorgnè ne hanno dispo¬ sto il trasferimento a Torino. Tutto inutile. Roberta Penna - impiegata in una finanziaria in corso Unione Sovietica a Torino - è morta all'alba. I famigliari sono stati avvisati ieri mattina. «Abbiamo saputo la verità su cos'era accaduto a Roby - racconta un fratello della vittima - soltanto verso le nove». I due uomini non dovrebbero avere ulteriori problemi. Ne ha invece Anna Rubino, l'amica di Roberta che potrebbe avere il bacino fratturato (è ancora sotto controllo) oltre che lesioni all'addome, numerose ferite al capo e al volto. Tanto che al Cto non si sbilanciano sui tempi di guarigione: «Se non subentreranno complicazioni dovrebbe farcela in tre mesi». Anna è rimasta bloccata per oltre mezz'ora all'interno dell'abitacolo e l'hanno dovuta estrarre i vigili del fuoco di Ivrea e Rivarolo. Sulle cause della sciagura ci sono molti dubbi. Di certo, al primo posto, c'è la velocità eccessiva del mezzo che ha lasciato sulla car¬ reggiata - prima di sbattere contro il palo - circa 30 metri di frenata. Ma Roberto Bocchietti, il fidanzato della vittima, parla anche di un'auto che, prima, avrebbe tagliato la strada alla Punto - costringendo l'autista ad una brusca frenata - poi sarebbe fuggita. «Quello - ha raccontato - lo abbiamo evitato, ma siamo Imiti di traverso». La seconda versione è che tutto sia nato da un sorpasso ad alta velocità. Entrambe le tesi sono comunque da accertare. Le vittime erano di Orbassano e Moncalieri. E una giovane è al Cto in gravi condizioni Una scena dell'incidente di Rivarolo e le due vittime: Roberta Penna, 30 anni e Boris Re, 19 anni