Oggi il leader popolare giura davanti al re, domani presenterà il primo governo dell'era post-socialista E' nata la Spagna di destra

Oggi il leader popolare giura davanti al re, domani presenterà il primo governo dell'era post-socialista Oggi il leader popolare giura davanti al re, domani presenterà il primo governo dell'era post-socialista V nata la Spagna di destra Alle Cortes scontato «sì» ad Amar MADRID. José Maria Aznar, 43 anni, da ieri è ufficialmente il primo premier conservatore della Spagna post-franchista. Il leader del partito popolare ha infatti ricevuto il voto d'investitura a primo ministro dal Congresso dei deputati che non ha regalato sorprese: 181 voti favorevoli (5 in più della necessaria maggioranza assoluta), 166 contrari e un astenuto. Lo scorso 3 marzo, la formazione di centro-destra era stata protagonista della vittoria elettorale di misura sui socialisti di Felipe Gonzàlez che avevano governato per 13 anni e mezzo. A votare per Aznar sono stati, oltre i 156 deputati popolari, anche i rappresentanti di tutte le formazioni politiche nazionalistiche di centro-destra che siedono nelle Cortes: i catalani di Convergenza e Unione, il Partito nazionalista basco e i rappresentanti autonomisti delle isole Canarie. Contro si sono pronunciati come scontato i socialisti, la sinistra unita e 4 deputati di formazioni minori. «Si è aperta una nuova tappa della storia democratica spagnola - ha dichiarato subito dopo il voto il neopremier -. Questo è un grande giorno per la democrazia e per la maggioranza degli spagnoli che speravano nell'alternativa e nel rinnovamento». «Ma è un giorno importantissimo anche per la storia collettiva del pp e dei suoi dirigenti», ha aggiunto il leader popolare, sottolineando l'emozione di molti - fra i quali il fondatore del partito, l'ex ministro franchista Manuel Fraga - che finalmente hanno visto il partito conservatore, «dopo anni di azione politica», al governo. Aznar ha detto di aver apprezzato il clima in cui si è svolto il dibattito sull'investitura e ha riaffermato l'impegno a portare avanti un progetto «di centro e riformista», assicurando che il dialogo e la comprensione saranno uno dei tratti caratteristici del nuovo governo. Rispetto all'atteggiamento di Gonzàlez durante il dibattito, Aznar ha affermato che il leader socialista si è comportato in maniera «corretta» e «logica nell'ambito del ruolo di opposizione che gli compete». Aznar giurerà stamattina nelle mani del re Juan Carlos. Subito dopo si trasferirà al palazzo della Moncloa, sede ufficiale del governo, dove verrà ricevuto dal segretario generale del gabinetto uscente Michel Gii, per il passaggio delle consegne. Non ci sarà invece il previsto incontro con Gonzàlez di fronte al cancello della Moncloa, sotto gli obbiettivi dei fotografi. Fonti socialiste hanno fatto sapere che l'incontro era stato annullato per desiderio del nuovo premier. E' probabile che Aznar, dopo il «duello al latte-emiele» che ha caratterizzato il dibattito sulla fiducia, voglia sfatare l'impressione che fra nuovo e vecchio governo non ci siano molte differenze e che le due formazioni siano anzi legate da un rapporto di continuità. I ministri del nuovo governo conservatore che domani giureranno davanti al re saranno 14. Quattro le donne. All'uomo che ha condotto i lunghi negoziati con i catalani del CiU, Rodrigo Rato, vero braccio destro di Aznar, il neopremier ha riservato l'incarico di vice primo ministro e il ministero di Economia e Finanza. Per gli Esteri è stato invece chiamato Abel Matutes, ex commissario dell'Unione Europea. [e. st.] «Garantirò il dialogo». Ma non incontrerà Gonzàlez per il passaggio di consegne Quattro donne tra i 14 neoministri IL VOTO DEL PARLAMENTO DEPUTATI 350 (VOTANTI 348 IN QUANTO MANCAVANO, COME FANNO USUALMENTE, I DUE RAPPRESENTANTI DEL PARTITO INDIPENDENTISTA BASCO HERRI BATASUNA, BRACCIO POLITICO DEI TERRORISTI DELL'ETÀ) MAGGIORANZA ASSOLUTA 176 CONTRO AZNAR 166 1 ■ PER AZNAR PP (Partito Popolare) CiU (Nazionalisti. Catalani) PN V (Nazionalisti Baschi) eC m man dialogo». Ma non incontrerà per il passaggio di consegne o donne tra i 14 neoministri Il premier uscente Felipe Gonzàlez (a destra) si congratula con il suo successore José Maria Aznar dopo il voto di ieri al Parlamento spagnolo

Luoghi citati: Madrid, Spagna