Si riunisce a Mantova il Parlamento del Nord. «A settembre ci divertiremo» Bossi: un Cln per la Padania di Giovanni Cerruti

Si riunisce a Mantova il Parlamento del Nord. «A settembre ci divertiremo» Si riunisce a Mantova il Parlamento del Nord. «A settembre ci divertiremo» Bossi; un Cln per la Padania «Battaglia finale: indipendenza o secessione» MILANO. «Tutti mi cercano e allora io me ne vado a Mantova, se mi vogliono sanno dove trovarmi...». Umberto Bossi, beato lui, si diverte. Oggi riunisce il suo Parlamento del Nord e un diavoletto vuole che ad inseguirlo, da ieri, sia proprio Walter Veltroni. Lo stesso Veltroni che, senza saperlo, è la causa di questa convocazione mantovana straordinaria. In campagna elettorale, in un teledibattito, il viceProdi aveva detto che con la Lega non ci sarebbe stato alcun rapporto se prima non avessero chiuso il Parlamento di Mantova. Sempre il diavoletto aveva voluto che quella sera Bossi fosse davanti alla tv. «E 10 - racconta adesso - il giorno dopo ho chiamato Speroni. Anticipiamo la nostra seduta: subito dopo le elezioni e prima dell'apertura delle Camere». Oggi, appunto. Oggi pomeriggio quando, davanti ai suoi, Bossi lancerà il Cln leghista: il Cip, Comitato di liberazione della Padania. 11 1° maggio, in navigazione sul lago di Como, Bossi aveva dato le prime anticipazioni: un Cln, anzi Cip, per arrivare all'Indipendenza padana. Un Cip che a Roma fa già rumore. E Giulio Maceratine An, fa 11 botto: «Preoccupa il lassismo del centrosinistra nei confronti dei propositi di secessione paventati da Bossi e soci». Bossi commenta divertito. «Secessione? Io dico quel che ho sempre detto. Quello che, lo ricordo a chi non vuol capire, ha portato la Lega ad essere il primo partito del Nord: o si va velocemente verso un cambiamento forte, con l'indipendenza della Padania in un moderno Stato federale, oppure la secessione arriva da sé». E il Cip cos'è? «Calma. Ci sto ragionando, sono proposte che vanno discusse e oggi ci troviamo nel nostro Parlamento per discutere e decidere. La secessione, l'autodeterminazione dei popoli, lo ricordo ancora una volta, è un diritto riconosciuto dal'Onu». Oggi Mantova, il primo appuntamento leghista dopo il 21 aprile. Da lunedì, Roma. «Ho saputo che Veltroni mi cerca, che l'Ulivo mi avrebbe convocato per lunedì pomeriggio. Boh? La verità è che cercano di agganciarci in tutti i modi. Se vado all'incontro? Non lo so, forse è bene capire cosa si può fare, quali margini ci sono, ammesso che si siano...». Forse andrà, anche se non si aspetta nulla e al momento si limita a guardare le prime mosse di Romano Prodi da lontano e divertito. «Forse il Professore si illudeva, ma non ci sono i presupposti per cambiare il Paese. Fa tre passi e si ferma». Al contrario, da Mantova, Bossi dirà ai suoi che la Lega va avanti ed è arrivata alla Terza Battaglia, l'ultima. 0 Federalismo o Indipendenza della Padania. «Sul come, siamo ancora alle proposte» dice lui. Ed è in questo «ancora» la chiave della politica bossiana dei prossimi mesi. La Lega si dice pronta, pronta ad alzare tiro e to ni, però è «ancora» in fase di meditazione. Bossi sa che il primato po litico al Nord, e il 10 per cento dei voti nel Paese, sono un patrimonio enorme. Sa che parole come «Resistenza fiscale» o «Diritto alla Se cessione» hanno effetti dirompen ti. Lo sa e da Mantova ci marcia. Incassati quasi 4 milioni di voti, vinta nelle urne la scommessa sull'Indipendentismo e l'identità della Padania, Bossi si vuol giocare il capitale entro l'autunno. «A settembre ci divertiremo» ripete. E sembra il Bossi del maggio '94, subito dopo la nascita del governo Berlusconi, quando cominciò a picconare il Cavaliere. A settembre, quando la Finanziaria sarà alle porte, «e non solo: il debito pubblico sarà sempre lì, più grosso e preoccupante di oggi, con un Paese sempre più diviso, con due econo- inta nelle urne la scommessa sulIndipendentismo e l'identità dela Padania, Bossi si vuol giocare il apitale entro l'autunno. «A setembre ci divertiremo» ripete. E embra il Bossi del maggio '94, subito dopo la nascita del governo Berlusconi, quando cominciò a picconare il Cavaliere. A settembre, quando la Finanziaria sarà ale porte, «e non solo: il debito pubblico sarà sempre lì, più grosso e preoccupante di oggi, con un Paese empre più diviso, con due econo- li leader del Carroccio Umberto Bossi mie e nessuna politica di cambiamento». Scenari inquietanti che mettono il buon umore a Bossi. «Tutti mi cercano...». Silvio Berlusconi in persona l'altra settimana, Veltroni e l'Ulivo ieri. Ma la Lega si prepara all'opposizione dura, come dice Bossi «lontano dalle poltrone e dal palazzo, con i nostri parlamentari che a Roma osserveranno e, se è il caso, medieranno». Opposizione dura e grandi progetti, come il riconoscimento della Padania Regione d'Europa da parte del Parlamento di Strasburgo. Opposizione dura e un obiettivo: «Assemblea Costituente subito e in tre anni l'Indipendenza della Padania - dice Roberto Maroni Prodi sappia che questo per noi è il solo argomento convincente». Il Parlamento del Nord che non piace né a Veltroni né a Prodi, da oggi diventerà Parlamento della Padania. E al nuovo battesimo sarà presente, per la prima volta, Irene Pivetti ancora presidente della Camera. Dalla notte del 21 aprile, da quando nella sede di via Bellerio ha abbandonato il tailleur per tornare ai jeans, anche Pivetti sembra pronta per la Terza Battaglia, per l'Indipendenza della Padania nello Stato federale. Pronta, anche lei, al prossimo congresso della Lega. Quando Bossi e i suoi faranno ancora scandalo a Roma. E concluderanno che la secessione non è solo diritto: «Senza federalismo è possibile». Giovanni Cerruti La destra: perché l'Ulivo non prende posizione? Il Senatur: Prodi si illude li leader del Carroccio Umberto Bossi 1 VALLE D'AOSTA ■ DELLA PADANIA GLI ELETTI NEI. MAGGIORITARIO CENTROSINISTRA POLO FRIULI VENET0 ■J