I Gemelli divorziano, il sabato va a Raffa

I Gemelli divorziano, il sabato va a Ruffa I Gemelli divorziano, il sabato va a Ruffa Potrebbe essere la Carrà a riempire il «buco» nel palinsesto di Raiuno dopo la cancellazione dello show Chiambretti: «Ma tra me e Pippo i rapporti sono ancora buoni» ROMA. Sabato sera senza Piero né Pippo: saltato il progetto «Gemelli», resta vuota una delle caselle più importanti del palinsesto di Raiuno, quella tradizionalmente occupata dallo show autunnale legato alla Lotteria Italia. Un grande buco nero da riempire in tempi stretti, un bel rompicapo per i vertici della prima rete che si trovano ad affrontare il problema in un momento particolarmente difficile, in un'azienda scossa dalle bufere del dopo-elezioni. «Certo - dice Baudo - c'è uno spazio vuoto che va riempito. Il direttore di Raiuno Brando Giordani sia pensando a come risolvere il problema, poi ci farà sapere. Intanto è certo che io non farò il programma del sabato sera». Dal palcoscenico del concertone del Primo Maggio, di cui è direttore artistico, Piero Chiambretti tiene a sottolineare che la separazione da Pippo è avvenuta «senza rancori». E aggiunge: «Era stato annunciato che Baudo avrebbe fatto il programma del sabato, adesso il progetto è saltato, mi sembra un segnale negativo anche per lui, soprattutto se si pensa al fatto che, solo poche settimane fa, Baudo aveva deciso di abbandonare l'azienda. Adesso che farà? In questi giorni comunque ci vedremo: primo per sciogliere il nostro patto, poi, magari, per pensare insieme ad altri progetti. I nostri rapporti sono più che distesi. Sono rimasto male, invece, per alcune dichiarazioni di Mario Maffucci: non avevo alcuna intenzione di mettere in piedi uno show sfarzoso e miliardario. Pensavo solo a uno spettacolo popolare, adatto al sabato sera, costruito giocando con due studi, insomma come se si trattasse di una trasmissione che ne contiene un'altra. Il fatto che questa specie di sdoppiamento comportasse inevitabilmente un aumento del budget è tutto da verificare. Non sono certo io quello famoso per gli spettacoli costosi, tutti lustrini e paillettes. Comunque peccato perché l'idea della trasmissione era molto stimolante». Nell'annunciare la notizia dei «Gemelli» rimandati a data da destinarsi Pierino ha anche ipotizzato l'esistenza di perplessità da parte del direttore di Raiuno Brando Giordani: «Forse era impaurito da un esperimento basato completamente sull'accoppiata tra me e Baudo». Per il momento Chiambretti non ha altri impegni in tv, mentre è in¬ vece probabile che continui a lavorare per la radio. A questo punto sembra in possibile che il capitolo «Gemelli» possa venire riaperto: «Ormai per quest'autunno dice Baudo - è troppo tardi. Ci volevano due studi paralleli, e non era possibile averli, c'erano problemi tecnici irrisolvibili». E mentre il sipario cala su un programma mai nato, ecco partire il girotondo delle ipotesi sul modo con cui verrà occupato lo spazio lasciato vuoto: qualcuno già rimpiange le antiche certezze d'ascolti legate a «Scommettiamo che?», il programma condotto da Frizzi e Carlucci che dovrebbe ritornare in video nella primavera '97; altri, compreso lo stesso Chiambretti, fanno il nome della Carrà. Chi meglio di lei potrebbe prendere in mano le redini dello show più show della Rai? In fondo, anche le sorprese, proprio come le scommesse, potrebbero essere abbinate ai biglietti della Lotteria e giudicate attraverso i voti dei telespettatori. Naturalmente è anche possibile il contrario, e cioè che i vertici Rai decidano di puntare tutto sulla sorpresa e sulla novità. Insomma, i giochi sono aperti e, dopo la dipartita di Paolo Bonolis, anche il telemercato di primavera-estate sembra tornato in pieno fermento. [f. e] Pierino: «Quante bugie non è vero che volevo un varietà sfarzoso» Pippo Baudo e Piero Chiambretti: è soltanto rimandato il loro progetto di un varietà che avrebbero dovuto condurre insieme su Raiuno il sabato sera

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