I bimbi in lutto per Chu-Lin, panda triste di Gian Antonio Orighi

I bimbi in lutto per Chu-Lin, panda triste I bimbi in lutto per Chu-Lin, panda triste SPAGNA Era stato il primo orso della sua specie a nascere in cattività in Occidente: lo ha ucciso la solitudine Fiori e lacrime allo zoo di Madrid davanti alla sua gabbia vuota MADRID. I bambini di Madrid e di Spagna sono in lutto: due giorni fa è morto nello zoo della capitale il loro indiscusso ed amatissimo idolo bianco e nero, l'orso panda gigante Chu-Lin. Un collasso improvviso ha strappato all'affetto dei suoi piccoli amici quel panda che, quando nacque per inseminazione artificiale, entrò nel Guinness dei primati, per essere stato il primo orso della sua specie a nascere in cattività in Occidente. Chu-Lin, che in cinese significa «Tesoro tra i bambù», da quattro giorni non riusciva più a fare la pipì e soffriva di un forte dolore addominale. Subito trasferito nell'infermeria dello zoo, i veterinari gli hanno diagnosticato una prostatite, pare motivata dalla mancanza di rapporti sessuali. Nessuno si aspettava la sua morte improvvisa: i panda vivono in media dai 25 ai 30 anni e lui ne aveva solo 13. La notizia della scomparsa di uno degli animali più preziosi del mondo (circa 200 milioni di lire) era ieri sulle prime pagine dei giornali, commentata dalle radio e dalle tv. E il dolore dei bambini di Madrid si è manifestato con mazzi di fiori portati davanti alla sua gabbia aperta, separata dalle altre da un invalicabile fossato. Chu-Lin era molto di più di un orso panda: era diventata la mascotte di Madrid ed anche il simbolo della «conservazione» di una specie che conta - nell'unica zona del pianeta in cui vive libero, il Nord-Est della Cina - appena mi migliaio di esemplari. Chu-Lin ha avuto una vita sfortunata. La sua mamma venne regalata al re Juan Carlos nel '78 dal governo di Pechino e morì nell'83, pochi mesi dopo la sua nascita, assieme a suo fratello gemello. Il suo padre biologico, un panda dello zoo di Londra, non lo ha mai conosciuto. Orfano, viveva insieme al padre «adottivo», il panda Chang-Chang, scomparso nel dicembre scorso. «Tesoro di bambù» viveva in uno spazio troppo piccolo per lui: appena 500 metri quadrati, per un orso che avrebbe dovuto vivere libero, a 1700 metri di altezza, nelle umide e boscose montagne cinesi. E la piscina era un francobollo. Il panda da cinque mesi era disperatamente solo. La sua gabbia, la numero 55, a due passi dall'ingresso principale, era posta di fronte a delle scimmie, lontana da quelle di altri orsi, ed i tentativi di dargli una compagna erano sempre andati a vuoto. Chu-Lin era la tristezza in persona e, a chi sapesse cogliere la sua disperazione, faceva pena. Dormiva quasi tutto il giorno. Per vederlo negli occhi bisognava aspettare le 15, quando mangiava. Poi camminava un poco, soffocato dal torrido clima madrileno, e tornava nel suo «letto» ad aria condizionata. Neppure per il suo compleanno, quando lo zoo invitava tutti i bambini di Madrid offrendo torta, con tanto di candeline, a lui e a loro, si animava. E di solitudine, di mancanza di rapporti sessuali, di prigione «dorata» si muore. Ma questo i bambini non lo sanno. Gian Antonio Orighi Il panda gigante Chu-Lin

Persone citate: Juan Carlos, Orfano