la vedova mandante del killer

Trovata morta in casa, 7 anni dono la vedova mandante del killer Caltanissetta: il sicario si è pentito e ha svelato il piano della donna Fece ammazzare il marito per avere l'eredità UNA DIABOLICA DARK LADY UCALTANIS SETTA NA vera dark lady. Aveva previsto tutto nel dettaglio, compreso il pagamento dell'onorario al sicario. E tutto ha funzionato secondo il diabolico piano che lei aveva architettato. Tutto, tranne un particolare: il pentimento del kilier. Sembra la trama del film, è una storia vera. Teatro: un piccolo centro in provincia di Caltanisetta. Protagonista: una moglie che ha deciso di uccidere il marito per intascare l'eredità. A raccontarla, è il killer pentito. La sua deposizione ha svelato i retroscena dello spietato delitto dell'agricoltore Luigi Stuppia, 56 anni, commesso a Riesi otto mesi fa. Un delitto commissionato dall'ex moglie della vittima (avevano divorziato due anni fa), Maria Catena Cariolo di 52 anni. Lei voleva a ogni costo accaparrarsi il patrimonio dell'agricoltore, circa mezzo miliardo. Subito ribattezzata mantide, ma dall'aspetto tutt'altro Maria Catena Cariolo, 52 anni che affascinante, è stata arrestata insieme al terzo uomo dell'omicidio, Giacomo Faustiniani, 54 anni, di San Cataldo, suo presunto amante, al quale si era rivolta offrendogli 25 milioni perché a sua volta incaricasse un killer da pagare 50 milioni. Già sabato il pentito, la cui identità viene tenuta rigorosamente segreta perché starebbe raccontando molti particolari su vicende di cupa violenza, aveva ammesso di aver assassinato con due suoi amici il 4 gennaio del 1994 a San Cataldo Patrizia Gattuso di 23 armi. L'avevano violentata a turno per ore, seviziandola come bestie. Poi - era tardi, s'era fatto buio, nessuno li vide - la scaraventarono in un pozzo. La ragazza non morì subito: chiese aiuto, ma le sue grida giungevano smorzate all'imboccatura del pozzo. Per farla tacere, le scagliarono grosse pietre. Patrizia morì così, lapidata. Il cadavere fu trovato soltanto in seguito. In con¬ corso con il pentito, che sarebbe stato ossessionato da quell'orribile crimine, ora sono stati arrestati Fabio Santaera e Daniele Graci, di 21 e 23 anni. Considerato uno sbandato, disposto a tutto pur di mettere in tasca una manciata di banconote, il giovane sarebbe stato avvicinato anche da esponenti della mafia di Caltanissetta, nel cuore dell'isola, che un tempo esprimeva i «grandi capi» di Cosa nostra in Sicilia: prima «don» Calogero Vizzini, quindi Giuseppe Genco Russo, prima di passar la mano al clan dei corleonesi. E a quanto pare Faustiniani gli aveva proposto di essere il killer di Stuppia, sicuro che non gli avrebbe detto di no. L'agricoltore, che per anni era emigrato in Germania, tornando a Riesi con un piccolo gruzzolo, fu ucciso con sette colpi di fucile nella schiena e in testa mentre nel suo podere era chino a piantare aglio. Il cadavere fu gettato in un canale di scolo e rinvenuto cinque giorni dopo in decomposizione, morso dagli animali. Un delitto che qualcuno inizialmente aveva collegato a quello di Maurizio Stuppia, 21 anni, figlio della coppia, avvenuto quattro anni prima. In realtà il giovane fu soppresso perché si era trovato invischiato in giro di droga. Cugini in primo grado, essendo figli di sorelle, Luigi Stuppia e Maria Catena Cariolo avevano avuto quattro figli: due morirono per malattie infantili e, dopo l'uccisione di Maurizio, l'unica viva, è un'handicappata di 32 anni. La mantide ne è stata finora la tutrice e pensava di impossessarsi facilmente dell'eredità (circa 250 milioni in Certificati del Tesoro, il podere e una piccola casa) pur essendo stata cancellata dal testamento dell'agricoltore. Di qui, il diabolico piano di eliminare in anticipo l'ex marito per impossessarsi subito dei suoi averi. Antonio Ravidà L'amante aveva ingaggiato il sicario per 50 milioni

Luoghi citati: Caltanissetta, Germania, Riesi, San Cataldo, Sicilia