Spero che così capisca il preside: intervenire subito per evitare fatti più incresciosi
«Spero che così capisca» //preside: intervenire subito per evitare fatti più incresciosi COMO. «La sospensione è stata decisa non in un'ottica punitiva, ma per far capire al ragazzino l'errore che ha commesso con quel suo comportamento». Chi parla è Renzo Cappellini, preside della scuola media «Enrico Fermi» di Barzanò, comune della Brianza lecchese, dove in occasione delle ultime politiche si è imposto l'Ulivo. Secondo il professor Cappellini dietro la frase ingiuriosa pronunciata dal dodicenne che per un giorno è stato sospeso dalle lezioni ci sta un discorso molto ampio. Quale? «Innanzitutto dico che spesso noi adulti, noi educatori trattiamo episodi come quello che si è verificato nella mia scuola con superficialità. Spesso non diamo il peso che meritano. E così facendo commettiamo un grosso errore. Salvo poi meravigliarsi quando succedono cose più gravi. Quelle che non di rado si possono leggere sui giornali. Come accoltellamenti o aggressioni fra ragazzini». Che fare, allora? «Innanzitutto è bene non drammatizzare, non trasformare tutto in un caso, compreso l'episodio accaduto nella nostra scuola. Ma è altrettanto importante dare ai gesti, anche piccoli, il loro giusto peso. E la decisione che ho preso, dopo aver parlato con i genitori del ragazzo e il collegio dei docenti, ripeto, non intende essere una punizione, ma un fermo richiamo, una opportunità su cui riflettere». Una decisione sofferta? «Certo che si è trattato di una decisione sofferta, ma che ho preso per aiutare il ragazzino. Inoltre, aggiungo che ognuno nel suo istituto sceglie le modalità educative che ritiene siano le più giuste. Penso anche che nella maggior parte delle scuole italiane si agisca con rigore, soltanto che il nostro è un mondo un po' chiuso, per cui difficilmente si viene a sapere cosa succede in una scuola. In ogni caso, sono convinto di quanto ho fatto perché questa può essere una buona occasione per aprire il dibattito, anche con le famiglie, su questi temi. Anche in considerazione del fatto che in queste zone gli immigrati, con i loro molti problemi, non mancano. Ma per quanto ho fatto, sia chiaro, non ritengo di dover avere una medaglia». Ma quanto accaduto alla scuola «Enrico Fermi» di Barzanò lo si ò saputo. [m. m.] «Spero che così capisca» Pieno accordo fra i docenti: lo studente è dovuto rimanere a casa per un giorno
Persone citate: Cappellini, Enrico Fermi, Renzo Cappellini
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