Storie di yuppies Anni Novanta Il potere? E' come «Risiko»: un gioco di guerra

Storie di yuppies Anni Novanta Stasera su Raidue la commedia di Apolloni, con la Lante della Rovere Storie di yuppies Anni Novanta Il potere? E' come «Risiko»-. un gioco di guerra ROMA. Lo yuppismo non è scomparso con gli Anni Ottanta, come dicono i sociologi, ma vive e agisce (e fa danni?) ancora in mezzo a noi. E' ciò che sostiene la commedia «Risiko, quell'irrefrenabile voglia di potere» del giovane Francesco Apolloni, che dopo una fortunata tournée teatrale approda oggi in tv, alle 22,45 su Raidue. Proposta per «Palcoscenico, teatro e musica per il sabato sera» (riallestita con la regia di Pino Quartullo, regista tv Tullia Ferrerò) la pièce racconta di un gruppo di giovani yuppies della politica riuniti in congresso per eleggere il nuovo segretario giovanile. Sono cinque «rampanti» che si preparano, dietro le quinte, ad occupare posti e leve di comando del potere che i loro padri-maestri hanno perduto. Interpretata dallo stesso Apolloni, con Lucrezia Lante della Rovere, Alberto Molinari, Stefano Militi, Federico Scribani e Manuela Arcuri, «Risiko» è del '90 ma, secondo l'autore è «sempre più attuale e inquietante». «I protagonisti sono cinici, amorali, arrivisti, stemperano le differenze sociali e psicologiche nella comune smania per un potere che non sembra essere per loro niente di più o di diverso dallo status symbol del telefonino o del tabellone del "Risiko", dove si conquista il mondo tirando ai dadi - spiega l'autore -. Il sesso, la droga, la politica, la stessa vita altrui: tutto è gioco per questi bambini che si allenano a diventare i padroni di domani». I risvolti comici di cui la commedia è ricca non fanno che renderla più sinistra: «Sono giovani che non hanno nessuno scrupolo e non esitano ad abusare di una giovane cameriera per "sacrificarla" al dio potere». Il crollo della vecchia classe politica e la nascita della nuova, sono raccontati nella com¬ media - presentata al Todifestival 1992 - in termini di trame e giochi strategici, mosse a sorpresa repentine, situazioni divertenti e crudeli: alla «Risiko» appunto. «Io non ho voluto fare una commedia sulla politica ma sul potere - dice Apolloni, che scrisse la pièce a 23 anni - e in particolare su come i ragazzi della mia età si avvicinano ad esso. Purtroppo da Catilina fino a oggi questo rapporto sostanzialmente non è molto cambiato: è per questo che la commedia, al di là dei riferimenti contingenti, mantiene sempre una sua attualità». Non è la prima volta che Apolloni si occupa della società di oggi e delle sue «malattie». Per Raidue ha trasposto dal teatro alla tv anche «Animali a sangue freddo», storia ispirata al caso di Pietro Maso che andrà in onda prossimamente. «Per me "Risiko" è stato un modo per ribellarmi all'indifferenza nel campo del lavoro e alla mia generazione che sembrava accettare tutto con rassegnazione, a quelle "regole" che in parte non condividevo. Io ne sono sicuro: senza una tensione morale per noi giovani non ci sarà un vero futuro». Cristina Caccia Lucrezia Lante della Rovere

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