Cariplo, assolto Craxi di Susanna Marzolla

Sull'esposto deciderà Borre Ili Dal processo per le tangenti del fondo pensioni esce l'ex leader: «Non devo ringraziare nessuno» Cariplo, assolto Craxi A Paolo Berlusconi 2 anni e 6 mesi MILANO. Questa volta lo hanno assolto «per non aver commesso il fatto». Bettino Graxi esce così dal processo per le tangenti del fondo pensioni Cariplo: la procura, elio lo riteneva colpevole di ricettazione, aveva chiesto due anni e tre mesi. Condannato invece, per concorso in corruzione, Paolo Berlusconi; ed esattamente alla pena richiesta dall'accusa: due anni e sei mesi, con l'aggiunta di un risarcimento di circa 750 milioni. Infine, assolto Angelo De Martini, collaboratore di Berlusconi (condanna proposta: due anni e due mesi). Ad assolvere Bettino Craxi è stata la stessa sezione del tribunale - la settima, presieduta da Carlo Crivelli - che giusto dieci giorni fa lo aveva condannato, per le tangenti della Metropolitana milanese, a otto anni e tre mesi di carcere e a un risarcimento di decine di miliardi. Sarà quindi anche per il ricordo della recente sentenza che, nel suo immancabile fax da Hammamet, l'ex segretario del psi non smette di polemizzare con i magistrati, parlando di (ama giustizia politica che ha continuato nella sua persecuzione organizzata e pianificata». In quanto all'oggetto del processo cosi si esprime: «L'accusa era talmente inventata eh sana pianta che neppure i) più fantasioso dei giudici avrebbe potuto farla propria» L'accusa era quella di aver ricevuto 300 milioni di provenienza illecita (tangenti) che l'ex consigliere della Cariplo, Carlo l'olii, aveva consegnato alla sua segre- taria, Enza Tomaselli, nell'ufficio di piazza Duomo. Ma Tomaselli aveva dichiarato che quei soldi erano stati poi consegnati a Vincenzo Balzamo, il defunto segretario amministrativo del psi. E Polli stesso aveva confermato che era Balzamo, e non Craxi, il destinatario. Versione evidentemente ritenuta valida dal tribunale con una sentenza che, secondo l'avvocato di Craxi Giannino Guiso, «rimette in discussione il teorema Balzamo» (cioè la tesi della procura secondo cui Balzamo era il semplice braccio di un sistema di finanziamento occulto che aveva sempre e comunque al suo centro Craxi). Ma al di là di questo l'assoluzione non fa gridare di gioia neppure i legali: «Gli stessi giudici che avevano crivellato Craxi oggi, per buonismo, lo hanno assolto. Non dobbiamo ringraziare nessuno». E Paolo Berlusconi? L'accusa era quella di aver pagato tangenti per un miliardo e duecento milioni (destinatari psi e de) per vendere tre immobili di «Milano 3» al fondo pensioni della Cariplo. Lui si è sempre difeso sostenendo che quella cifra era solo una provvigione pagata all'intermediario dell'affare, Giuseppe Clerici. Tesi che ha ribadito (inutilmente) anche ieri, in una dichiarazione ai giudici prima che entrassero in camera di consiglio: «Quei soldi da me pagati a Clerici - ha detto - non sono tangenti, ma l'effettivo compenso di un'intermediazione. E' vero che ho versato il denaro a due società e non direttamente a lui, ma solo perché Clerici voleva essere pagato in nero». La versione di Paolo Berlusconi viene ribadita dal suo avvocato, Oreste Dominioni, che definisce la sentenza «assolutamente non condivisibile sotto ogni aspetto»-. «Tutti i dati probatori acquisiti sostiene il legale - dimostrano che il mio cliente intrattenne con il fondo pensioni Cariplo un rapporto di natura commerciale del tutto corretto e i prezzi praticati per le vendite erano addirittura inferiori ai prezzi di mercato». Non solo, secondo Dominioni i reati (avvenuti nell'82) sarebbero comunque prescritti. La sentenza pronunciata ieri è la «coda» di un processo già finito da tempo. E' del 23 dicembre dell'anno scorso, infatti, la decisione per tutti gli altri imputati: tra questi Roberto Mazzotta, ex presidente Cariplo, era stato condannato a 4 anni; Severino Citaristi, ex segretario amministrativo de, a tre anni e 10 mesi. Per Craxi, Paolo Berlusconi e Di Martini occorreva invece aspettare che la Cassazione si pronunciasse sulle loro istanze di ricusazione: le ha respinte tutte e ieri i giudici hanno deciso. Per Craxi è la seconda assoluzione, dopo quattro condanne per complessivi 25 anni e sei mesi; per Paolo Berlusconi la terza condanna (in tutto 4 anni e 3 mesi). Susanna Marzolla Il fratello del Cavaliere condannato per corruzione: i reati contestati sono prescritti Paolo Berlusconi A destra: l'ex segretario psi Bettino Craxi

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