«Un pugno? No, un attentato»

«Un pugno? No, un attentato» «Un pugno? No, un attentato» Gorbaciov: per l'aggressione accuso il Potere IL CANDIDATO SCOMODO MIKHAIL Sergheevic, innanzitutto come si sente? «Bene. Ieri non sentivo quasi niente, oggi quando mi sono svegliato aveva la testa un po' pesante e male al collo. I medici che mi hanno visitato hanno detto che ho subito una leggera contusione». Lei ha parlato di attentato politico. «Sì. Guardi, io sono stato in contatto con migliaia di persone, ci sono sempre quelli che mi fischiano, quelli che mi stringono le mani e mi chiedono autografi, ma non è mai successa una cosa simile». Si dice che il suo aggressore, Malkov, non sia sano di mente. «Si possono esaminare varie ipotesi. Vi racconterò come è andata e dal mio racconto si capirà cosa è avvenuto in realtà. A Omsk stavo concludendo la mia tournée siberiana, che prima aveva toccato Irkutsk, Barnaul, Ulan-Ude, Krasnojarsk, Norilsk, Kemerovo e altre città. Devo dire che è stato un viaggio senza precedenti. La tv non ne ha parlato quasi per niente, ma è stato un gran successo: ho incontrato studenti, minatori, amministratori locali. Avevo già terminato il mio programma a Omsk, mi rimaneva solo un comizio di fronte a una platea di 2000 persone. All'entrata sono stato accolto dai soliti cartelli dei seguaci dei comunisti Ziuganov e Anpilov: "Giuda", "Traditore" ecc. Erano un po' più numerosi del solito, di regola sono al massimo 5-10. Sono entrato nella hall, semivuota, per andare nel camerino a prepararmi, quando è avvenuta l'aggressione. Mi ha vibrato un colpo da professionista». Aveva delle guardie del corpo? «Sì, due davanti e due dietro, le due mie e una coppia di ufficiali che mi era stata assegnata dalle autorità locali». Come mai non hanno fatto in tempo a reagire? «Hanno reagito, subito hanno scaraventato a terra l'aggressore». E quale è stato il loro giudizio? «Mi hanno detto che si trattava di un professionista, a giudicare dal colpo che puntava alla base del colloi Ma la cosa più strana è successa dopo, quando un gruppo di presenti hanno chiesto a gran voce di lasciar andare l'aggressore. C'è stata perfino ima rissa, la polizia è stata costretta a intervenire». Erano i manifestanti di Anpi- lov? «Non so, le mie guardie mi hanno portato via perché non sapevano come si sarebbe sviluppata la situazione. Ma addosso all'uomo hanno trovato un coltello. E' un attentato». Le è mai successa una cosa simile in precedenza? «No, mai. La faccenda è sospetta. A Omsk mi hanno assegnato solo due uomini di scorta. L'amministrazione locale è obbligata dalla legge a pro¬ teggere il candidato alla presidenza e in altre regioni mi sono sempre venuti incontro. Questa circostanza parla da sola. Ora non voglio dire che sia stato fatto apposta, ma come minimo l'amministrazione ha peccato di negligenza. Sanno benissimo in quale situazione mi trovo, avrebbero potuto provvedere. Quando i giornalisti al mio seguito hanno diffuso la notizia dell'attentato, sono apparsi dal nulla tutti i pezzi grossi locali, polizia, pro¬ cura. Ma ho scoperto che non si erano messi in moto per cercare di indagare sull'accaduto, ma solo per cercare di presentarlo al pubblico come un atto di teppismo. Sento già dire in giro che Gorbaciov ha urtato qualcuno nella folla e ne ha fatto un caso. E poi tutta questa ironia dì giornalisti e giornaliste. Tutta questa faccenda fa il gioco di qualcimo». Di chi? «Del potere, è ovvio, del potere che controlla tutta la televisione. L'unico candidato che fanno vedere, oltre a Eltsin, è Ziuganov, e anche quello solo per smentire le accuse eli parzialità. E quando ci fanno vedere, me e Ziuganov, muoviamo le labbra, ma tolgono l'audio per non far sentire cosa diciamo. E' una cosa seria. Ho chiesto a Eltsin di reagire, di ultimare ai governatori delle regioni di garantire ai candidati sicurezza e accesso agli elettori. Anche questa voi- ta non mi hanno permesso di visitare molte aziende. Non è più semplice osti azione, è una specie di ricatto. Mi sono arrivati dei messaggi attraverso uomini dei servizi segreti: "Perché si è messo in ernesta l'accenda, lo sa che ora non potremo più garantire la sua incolumità?"». L'ultima indagine sociologica dice che lei ha raddoppiato il suo rating, che però rimane spaventosamente basso. Pubblichiamo ampi stralci dell'intervista che Mikhail Gorbaciov ha rilasciato ieri a Evghenij Kisseliov, commentatore della tv indipendente Ntv. «Avevo solo due agenti di scorta e la gente voleva liberare il mio assalitore Cercano di chiudermi la bocca» totale dei test nucleari, parteciperà quindi al negoziato che condurrà al bando 1 entro la fine del- J / Tanno». Jiang Zemin non fa una piega. Forse non - J gli e arrivata la J| |l | Infatti qualche ora dopo arriva la versione della Itar Tass a correggere il presidente: la Cina «aderisce al negozialo» per il bando dei tesi nu- k cleari. Sparisce Una polemica intervista in tv dell'ex presidente Mikhail Gorbaciov sull'aggressione in Siberia Quanto all'altro successo diplomatico del presidente russo gli sviluppi non si faranno attendere. La successione ò stata la seguente: Jiang Zemin aveva concesso un'intervista al quotidiano eltsiniano Segodnia in cui dichiarava sostanzialmente di «comprendere le ragioni di inquietudine» di Mosca di fronte ad un allargamento ad Est dei confini della Nato. Ieri i giornalisti hanno voluto saperne di più. Se ne era parlato nel corso del vertice? E con quali esiti? Daccapo: Jiang Zemin lascia la parola a Boris Eltsin, il quale spara: «Il presidente Jiang Zemin sostiene categoricamente la tesi russa sulla inammissibilità di una estensione dei confini della Na¬ «Un pugGorbaciov: Il leader comunista Ziuganov accusato da Gorbaciov per l'aggressione di mercoledì Una polemica intervista in tv dell'ex presidente Mikhail Gorbaciov sull'aggressione in Siberia

Luoghi citati: Cina, Mosca, Omsk, Siberia