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Parla la Marini, divisa tra cinema e teatro Parla la Marini, divisa tra cinema e teatro Valeria, l'ora del riscatto «Vi stupirò, credetemi» ROMA. Valeria Marini ritorna al teatro. E' li che cominciò, molti anni prima di diventare famosa con la compagnia del Bagaglino grazie alla tv. Da ottobre, subito dopo il film con Bigas Lima, sarà la protagonista della commedia «Nata ieri», con la regia di Giuseppe Patroni Griffi. Il testo dell americano Garson Kanin è stato portato in teatro e sugli schermi cinematografici nei Cinquanta da June Allyson e da Melarne Griffith accanto a Don Johnson qualche anno fa. Nell'edizione italiana il regista Patroni Griffi ha deciso di rimanere fedele il più possibile all'originale. Il produttore è Alessandro Giglio, 30 anni, nato a Genova, omini romano d'adozione. In questi giorni cominceranno le riprese in Sicilia di «Rosanero», filmtv coprodotto con Raidue, tratto dal romanzo di Roberto Cavosi, con Elena Sofia Ricci IJ prossimo anno riprenderà in teatro la fortunata commedia «Ma le mamme...» con Simona Marchini ed Enrica Bonaccorti. Dice di aver pensato subito alla Marini per il ruolo di protagonista e che gli americani, di fronte all'accoppiata Patroni Griffi-Marini hanno vinto ogni resistenza: «Non è stato facile acquistare i diritti perché in America "Nata ieri" è ritenuto un titolo di grande richiamo. Valeria mi e sembrata perfetta per la parte. E' la storia di ima ragazza che tutti considerano un'oca, ma che alla fine scoprono essere una donna molto intelligente e di grande levatura». La bionda e opulenta Valeria Marini, «scortata» dall'onnipresente segretario personale Giovanni Ciacci, da pochi giorni ha cominciato a Cinecittà il film delio spagnolo Bigas Luna. Il telefonino squilla in continuazione. «Per che cos'è?», risponde Ciacci. Tutti la cercano, tutti la vogliono. «Sarò impegnata sul set. sino a luglio, poi spero di prendermi un mese di vacanza. A settembre cominceremo le prove dello spettacolo teatrale», dice. Le proposte fioccano: che cosa le ha fatto decidere di lasciare il cinema? «Ho accettato perché credo sia pei' me una grande scuola lavorare con Patroni Griffi. La commedia mi piace molto. 11 personaggio di Billy è nelle mie corde. E' un ruolo importante per un'attrice, dà la possibilità di riscattare la figura della dorma. A volte l'apparenza in¬ ganna, tutte noi abbiamo un cervello. In "Bambola" ho un ruolo completamente diverso, ma con tm punto in comune: sono una donna che alla fine dimostra quanto vale. Mi piace molto l'idea di una donna che si riscatta». Fa una pausa e riprende: «Credo che sia la cosa giusta, soprattutto quando si è all'inizio, crescere professionalmente. Io non ho fatto una scuola. Avrei voluto, ma mi dovevo mantenere e ho capito che per una ragazza che voleva intraprendere questa carriera l'unica strada era lavorare. Ho cominciato sei anni fa in teatro con Mario Scaccia nella commedia di Neil Simon "Due ragazzi irresistibili". Avevo una particola, ma sono molto legata a quel ricordo e con Scaccia ho mantenuto un legame profondo: avevo una dizione pessima e lui, pazientemente, mi correggeva,/. Tornerà con il Bagaglino? «Non lo so, nei miei progetti imminenti non c'è». «Nata ieri» è una produzione importante. La compagnia sarà formata da tredici attori, oltre alla Marini. Non sono ancora stati scelti i partner maschili, il fidanzato ricco e cattivo ed il giornalista buono accanto al quale Billy troverà l'amore: «Per me, l'impor- tante è che i compagni di lavoro siano bravi e adatti al personaggio». In compenso, si sono già fatti avanti per assicurarsi lo spettacolo il teatro Sistina di Roma, il Carcano di Milano, l'Alfieri di Torino (dal 10 al 15 dicembre). Praticamente, il calendario è quasi esaurito. Per la Bionda di fine millennio, giunonica bellezza di madre natura, sarà il momento della verità. Chi pensa a lei come ad uno dei tanti prodotti imposti nelle case degli italiani dalla televisione potrebbe accorgersi di essersi sbagliato. Lei aspettava solo la Grande Occasione, che è arrivata. Parola di Valeria. Paola Cavallero Valeria Marini sarà protagonista di «Nata ieri», regista Patroni Griffi: «Credo che sia la cosa giusta, soprattutto quando si è all'inizio, crescere sul lavoro, lo non ho fatto una scuola. Avrei voluto, ma mi dovevo mantenere e ho capito che per una ragazza l'unica strada era lavorare»