Bassani vince ii primo round Il giudice dà torto all'ex moglie: nesun tutore di Francesco Grignetti

I figli volevano vietare allo scrittore di firmare assegni e vendere immobili I figli volevano vietare allo scrittore di firmare assegni e vendere immobili Bassuni vince ii primo round II giudice dà torto all'ex moglie: nessun tutore ROMA. Triste declino, per la famiglia dello scrittore Giorgio Bassani. L'ultima rottura tra l'indimenticato autore del «Giardino dei Finzi Contini» e la sua ex moglie Valeria, spalleggiata dai figli Paola e Enrico, finisce in tribunale. I parenti chiedono di interdire l'anziano padre dal potere di firmare assegni, cedere proprietà, redigere testamenti. Lui, neo-ottantenne, è costretto a difendersi mostrando al giudice di aver conservato le sue facoltà. Ieri la prima udienza. E subito è scattato un rinvio ad ottobre. Ma il giudice Federico Sorrentino non ha ritenuto di nominare un tutore provvisorio. Dice l'avvocato dello scrittore, Francesco De Petris: «Una prima vittoria». L'esposto dei giovani Paola e Enrico Bassani è presto detto: «Per disturbi senili, nostro padre ha perso il senso dei soldi». Più o meno velato, è chiaro il riferimento alla compagna dello scrittore, l'americana Portia Prebys. Sull'interdizione di Bassani, infatti, si innesta anche una guerra tra signore, la ex moglie che s'è separata venticinque anni fa dallo scrittore e la sua attuale compagna. L'ex moglie, sposata da Bassani nel 1943, chiede bruscamente al giudice di interdire il marito perché non possa sperperare il patrimonio. Sembra che la situazione sia precipitata tre anni fa, quando Bassani decise di vendere la famosa casa di Ferrara, emblema della città e sfondo preferito dei romanzi dello scrittore. Era il 1993. La villa - 1200 metri quadrati, con cortile e giardino - fu venduta per un miliardo. Ma davvero, come sostiene la signora Valeria, la palazzina fu svenduta in maniera misteriosa e precipitosa? Ieri, davanti al giudice, che ha voluto prima conoscere personalmente l'anziano scrit- tore, su questo punto si sono accapigliati a lungo gli avvocati. «Abbiamo dimostrato che quello era il prezzo di mercato - dice l'avvocato di Bassani, De Petris - e d'altronde metà proprietà era di sua sorella Genny. Perché lei non ha mai sollevato alcuna questione?». Di sicuro non fu una vendita a sorpresa. Anzi, i giornali ne parlarono a lungo. Anche La Stampa annunciava la separazione tra lo scrittore e la casa di famiglia. Con toni di elegia, Bassani dava l'addio alla magnolia che torna nelle sue opere e che ormai è diventata simbolo di Ferrara anche se mai fu realmente nel giardino di casa. Ricostruisce, da Ferrara, l'avvocato Paolo Ravenna, vecchio amico dello scrittore: «Bassani ebbe la sensibilità di offrire prima la villa alla città. Non ce la faceva più a pagare la manutenzione. Ma il Comune non aveva fondi per acquistarla. Di malavoglia fu respinta l'offerta. Non so chi l'abbia acquistata. E' ancora vuota, ma il cantiere è finito, la villa all'esterno pare perfetta». I panni del povero Giorgio Bassani, insomma, finiscono in piazza. Verranno sviscerate le sue parole e le sue scelte fin nei minimi particolari. Non parliamo della salate o del rapporto con la compagna americana. «Ma guardate - dice ancora l'avvocato, ormai costretto anche lui a esporre tutti i dettagli di una vita - che i soldi provenienti dalla vendita della villa sono tutti depositati su un conto corrente intestato allo scrittore e solo a lui. Quanto all'assegno della ex moglie, le viene corrisposto esattamente quanto il tribunale dispose a suo tempo». Per il momento, il giudice ha deciso di prendere tempo. E i primi a essere delusi sono i parenti, che avrebbero voluto già ieri la nomina di uno psichiatra che stabilisse con perizia se lo scrittore è veramente in sé oppure no. Lui, Bassani, effettivamente da qualche tempo non sta bene Ha diradato molto le uscite pubbliche. Non frequenta più neppure la sede nazionale di «Italia Nostra», l'associazione culturale che ha contribuito a fondare tanti anni fa e che per più di venti anni ha presieduto. Nella sede del Pinciano, Bassani ha sempre uno studio per sé e mantiene la carica di presidente onorario. Francesco Grignetti Portia Prebys, la compagna americana dello scrittore ferrarese

Luoghi citati: Ferrara, Italia, Roma