Bomba-talpa contro Gheddafi Il Pentagono:colpirà obiettivi sotterranei

Bomba-talpa contro Gheddafi Bomba-talpa contro Gheddafi Il Pentagono: colpirà obiettivi sotterranei WASHINGTON. Gli Stati Uniti stanno approntando nuove armi - sia nucleari che convenzionali - per distruggere obiettivi sotterranei, «incenerirli e sigillarli». Queste armi, che comunque non saranno pronte prima di due anni, sono state studiate per colpire impianti per la costruzione di armi nucleari, chimiche o biologiche, evitando la successiva contaminazione dell'area circostante. Lo ha reso noto a Washington il portavoce del Pentagono Kenneth Bacon ad una conferenza stampa. E naturalmente i giornalisti hanno subito chiesto se gli Stati Uniti intendano usare queste armi contro l'impianto sotterraneo libico di Tarhuna per la costruzione di armi chimiche. Bacon ha risposto che è prematuro parlare di un eventuale attacco militare americano contro Tarhuna (impianto che tra l'altro dovrebbe essere finito tra non meno di un anno), ma ha spiegato che le nuove armi potrebbero facilitare il compito. Il portavoce ha cercato di minimizzare la minaccia di uso della forza affermando che prima di ricorrere alle armi, ci sono tante altre carte da tentare: quella diplomatica, quella economica e quella politica. Il Pentagono effettivamente sarebbe diviso tra coloro che sostengono che se si lasciano completare i lavori della fabbrica, la sua distruzione domani potrebbe risultare problematica e coloro che affermano che, avendo gli Stati Uniti le capacità di distruggerla, è più opportuno puntare per il momento su un'azione diplomatica a vasto raggio per persuadere Tripoli a rinunciarvi. Secondo Washington, l'impianto libico, installato sotto una montagna nella zona Nord-Ovest del Paese a 60 chilometri da Tripoli, è destinato a diventare la più grande fabbrica di armi chimiche nel mon- do. Harold Smith, responsabile del programma per gli armamenti del Pentagono ed assistente del segretario alla Difesa, in un'intervista al quotidiano «Usa to-day», ha affermato che un attacco con le armi convenzionali attualmente a disposizione metterebbe l'impianto fuori uso per non più di un mese. Smith ha reso noto che sono falliti due esperimenti effettuati al poligono militare di White Sands per provare l'efficacia di una nuova bomba penetrante costruita proprio per la distruzione di siti sotterranei. Secondo Smith, saranno necessari due anni ancora per produrre le prime bombe funzionanti. Il Pentagono - ha spiegato Bacon - sta migliorando sistemi già esistenti come le testate nucleari di profondità «b-61». Per quanto riguarda le armi convenzionali, si sta perfezionando una bomba in grado di penetra¬ re in profondità nel terreno, e scatenare una implosione dell'impianto sotterraneo che lo riduca in cenere ed eviti la fuoriuscita di materiale nucleare, chimico o batteriologico. Bacon ha ancora precisato che il Pentagono ha iniziato a lavorare a questo tipo di armi dieci anni fa. Il leader libico Muhammar Gheddafi afferma che i tunnel in costruzione a Tarhuna fanno parte di un progetto idrico. lAdnKronos-Ansa] Pronta tra due anni. Nel mirino l'impianto sotto una montagna Il leader libico Gheddafi sostiene che i tunnel in costruzione a Tarhuna fanno parte di un progetto idrico

Persone citate: Bacon, Gheddafi, Harold Smith, Kenneth Bacon, Muhammar Gheddafi, Sands

Luoghi citati: Stati Uniti, Tripoli, Washington