« Volerò da Kohl » Il futuro premier «Germania modello» di Andrea Di Robilant

« « Volerò da Kohl » IIfuturo premier «Germania modello» ROMA. «La Germania federale è il nostro modello», ripeteva Romano Prodi in campagna elettorale. E dunque non è un caso che il primo impegno sull'agenda internazionale del futuro premier sia una visita ufficiale a Bonn per incontrare il cancelliere Helmut Kohl. Le diplomazie dei due Paesi sono già al lavoro, anche per sgomberare dal terreno ogni residuo imbarazzo dopo la pubblica sponsorizzazione della Cdu di Rocco Buttiglione da parte del cancelliere prima delle elezioni. L'invito ufficiale, dicono fonti diplomatiche, dovrebbe arrivare a Prodi subito dopo il conferimento dell'incarico da parte di Scalfaro, verso metà maggio. In questo modo la visita potrebbe avvenire entro la fine del mese prossimo. L'obiettivo è di far incontrare i due leader prima della girandola d'impegni internazionali legati alla conclusione del semestre italiano. Perché tanta fretta? «I tedeschi ci tengono ad essere i primi ad incontrare Prodi», dicono alla Farnesina. Ma ci tiene anche il I nostro ministero degli Esteri, dove i rapporti con Bonn hanno raggiunto uno status prioritario dopo la fine della Guerra fredda. Già due anni fa Silvio Berlusconi volle incontrare Kohl subito dopo la formazione del suo governo. Il cancelliere ha preso ormai da tempo l'abitudine di incontrare appena può e a quattr'occhi i nuovi leader con cui deve trattare in Europa. Per Prodi l'incontro sarà un'occasione per stabilire un buon rapporto di lavoro con il più importante leader europeo. Le premesse politiche per un'intesa tra i due ci sono, nonostante Kohl si senta «vicino» a Buttiglione. «Sono certo che saprà capirsi con Prodi», ha assicurato in questi giorni Karl Lamers, il responsabile esteri della Cdu-Csu che conosce bene il professore bolognese. «Soprattutto se, come credo, vorrà costruire con noi e i francesi un'Europa sociale». Alla Cdu tedesca, insomma, piacciono la fede europeista, la competenza economica e la solidarietà cristiana di Prodi. E pazienza se il professore proviene dalla parte «sbagliata» della vecchia de. Ma per Prodi non c'è solo una comune visione dell'Europa. Il sistema federale tedesco dei lànder, ha detto più volte, è il modello cui si deve ispirare l'Italia quando affronterà il nodo delle riforme istituzionali. Prodi è anche favorevole all'introduzione del cancellierato alla tedesca per rafforzare l'esecutivo. E considera il sistema scolastico tedesco un modello da importare in Italia. E' possibile, poi, che il cancelliere affronti direttamente con Prodi una questione che gli sta particolarmente a cuore: la perdurante e per lui dolorosa divisione della vecchia de. L'entourage di Kohl spera che dopo il voto i vari Casini, Buttiglione, Dini e Bianco possano ritrovare la via del dialogo. Il più interessato a fare «aperture» (per ora respinte) ai Ccd-Cdu appare Lamberto Dini. E lo stesso Dini potrebbe fornire su questo punto un quadro aggiornato al cancelliere, visto che sarà probabilmente anche lui al vertice di Bonn in qualità di ministro degli Esteri. Andrea di Robilant

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