Unità, il «vice» Caldarola sulla poltrona di Veltroni
«Hanno sbagliato le curie schierate con l'Ulivo» Cambio della guardia al vertice del quotidiano pds Unità, il «vice» Caldarola sulla poltrona di Veltroni ROMA. «Non posso fare il direttore dell'Unità e insieme il vicepresidente del Consiglio». Con questa frase pronunciata da Walter Veltroni all'indomani della vittoria dell'Ulivo di fronte ai giornalisti esteri, e prontamente riportata dalle agenzie, i giornalisti del quotidiano hanno saputo delle dimissioni del loro direttore. Dimissioni attese, naturalmente, ma che hanno lo stesso lasciato un po' dispiaciuti i giornalisti. «Veltroni era passato in redazione alle tre e mezzo di notte, stanco ma felice, a salutarci» ricorda Letizia Paolozzi. Walter Veltroni, che si era autosospeso al momento della candidatura per le elezioni del 21 aprile, lascia così definitivamente la direzione del quotidiano che ha «brillantemente diretto, portandolo a risultati mai conseguiti prima» come ricorda il consigliere d'amministrazione Simona Marchini. Il eda dell'editrice L'Arca è convocato per lunedì pomeriggio alle tre: è stato invitato Walter Veltroni. Scontato il nome del successore. Anche se tra i nomi circolati in questi giorni ci sono stati quello di Giovanni Valentini, vicedirettore a Repubblica, e di Enrico Deaglio, columnist del giornale fondato da Antonio Gramsci, appare scontata la nomina dell'attuale condirettore, e direttore ad interim per tutta la campagna elettorale. Più che una nomina, una conferma quella di Giuseppe Caldarola, 50 anni appena compiuti, e un curriculum vitae che spazia con armonia tra il giornalismo e l'attività di partito. Giovane editor alla Laterza, Caldarola si appassiona alla politica a 26 anni. Si iscrive al pei di Bari, e ne diventa nel giro di pochi anni il segretario. Vicino alle posizioni di Enrico Berlinguer, e amico di Alfredo Reichlin, nel 1978 verrà chiamato da quest'ultimo, allora direttore dell'Unità, a lavorare in redazione a Roma. Da allora, con un breve intervallo a Rinascita, ha percorso tutti i gradini interni, fino alla condirezione. [a. ram,]
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