In Borsa scambi record, Montedison sotto tiro

Agente milanese mette in crisi Sim napoletana MERCATI ALLE STELLE Il giro d'affari sfiora i 2000 miliardi. Foro Buonaparte perde l'8,8 per cento, il titolo Fiat il 4,06 In Borsa scambi record, Montedison sotto tiro E la lira mantiene «quota 1020» MILANO. Continua a girare a mille il listino, anche se l'esito finale è quasi di pareggio. I volumi superano i 1.850 miliardi di lunedì e sfiorano soglia 2.000, gli scambi restano vorticosi, gli operatori ottimisti. A sua volta la lira, nonostante la debolezza del dollaro, riesce a migliorare di altri due punti sul marco, chiudendo a quota 1.022. «Correzione degli eccessi». Così qualcuno sintetizza la giornata di Borsa che resta, sotto il profilo del giro d'affari, ancora «eccezionale». Ma pesa sull'indice l'andamento negativo di due blue chips: Fiat e Montedison. Entrambe oggetto di vendite insistenti e con un bilancio finale che vede la prima arretrare di oltre il 4%, la seconda perdere quasi il 9%. Anche le dichiarazioni prudenti sul tanto atteso ribasso dei tassi, rilasciate a Washington dal governatore di Bankitalia Antonio Fazio, contribuiscono forse a smorzare un po' il tono. Ma la tenuta di fondo del mercato resta buona. E gli operatori si trovano concordi nel giudicare sempre brillanti le prospettive, convinti che, a meno di sorprese, gli indici abbiano spazio per salire ancora in maniera significativa. Insomma, l'onda lunga del risultato del voto continua ad alimentare il buon umore. Gli investitori stranieri sono ancora presenti in gran numero, la presenza dei fondi rilevante. Restano altissimi gli scambi sul Fib 30 ( + 0,27%), e superano i 2.850 miliardi di lunedì. Sull'andamento negativo delle Fiat pesano le incertezze sui dati che usciranno oggi dal consiglio di amministrazione. Il quale, oltre a comunicare le cifre definitive del bilancio 1995, dovrebbe fornire il risultato dei primi tre mesi dell'anno, per i quali le aspettative sembrano meno brillanti. Altro elemento di debolezza il concambio con Fidis. L'a zione della casa torinese ter mina intorno alle 5.500 lire, dopo essere stata oggetto di insistenti ordini di vendita da parte di mani sia italiane che straniere. L'effetto Fiat si allarga ad altri titoli della scuderia: Ifi arretra del 4,4%. Per Montedison, dopo il lu¬ nedì di sospensione, il crollo del valore è legato alla svalutazione del capitale annunciata lunedì. Una decisione che gli analisti giudicano nel complesso positiva, ma che ha messo in allarme gli investitori. L'azione ordinaria, al cen- tro di oltre 100 milioni di pezzi scambiati, termina a 906 lire accusando un calo dell'8,8%. Migliore sorte tocca alla risparmio Montedison che guadagna il 14,4%, poiché risulterebbe dai calcoli che la svalutazione del capitale debba avvantaggiarla, con una prospettiva di ritorno al dividendo per il prossimo anno. In ripresa del 2,7% Ferfin che il giorno precedente era stata viceversa penalizzata dall'annuncio dell'abbattimento del capitale della controllata. Scambi altissimi sull'Eni (26 milioni di pezzi) che chiude la giornata con un guadagno superiore all'I%. Richiestissimi i telefonici, probabilmente rianimati dalla dichiarazione di Romano Prodi sulla prossima privatizzazione di Stet. Stet guadagna il 3,1/%, Tim il 2,2%, Telecom oltre il 2%. Bene Olivetti che riacchiappa quota 900. La lira prosegue nel suo rafforzamento e migliora di due punti sulla moneta tedesca, terminando a 1.022 contro il 1.020 di Bankitalia e la chiusura a 1.024,75 di lunedì. E questo nonostante la debolezza del dollaro, che non riesce a invertire il trend nemmeno dopo l'annuncio della contrazione del deficit commerciale Usa di febbraio. Iv. s.] Operatori al lavoro Il volume degli scambi in Piazza degli Affari è tornato ai livelli record

Persone citate: Antonio Fazio, Buonaparte, Romano Prodi

Luoghi citati: Milano, Usa, Washington