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Archiviato il caso Publitalia LE MOTIVAZIONI DI TARANTOLA Niente commissario alla società Fininvest che ha cambiato amministratori Archiviato il caso Publitalia L'ottava sezione: ma ci sono state irregolarità MILANO OBBIAMO archiviare perché lo ha chiesto il pm, ma irregolarità ci sono state e c'è pericolo che si ripetano»: queste, in sintesi, le motivazioni con cui l'ottava sezione del tribunale civile, presieduta da Giuseppe Tarantola ha messo la parola fine alla vicenda di Puhlitalia, la concessionaria di pubblicità della Fininvest. Iniziata parecchi mesi fa con la richiesta da parte della procura di Milano dell'applicazione dell'articolo 2409 del codice, quello che prevede l'intervento del tribunale e il possi- bile «commissariamento» di un'azienda. Il commissario, a Publitalia, non è mai arrivato perché la stessa Fininvest ha provveduto a cambiare gli amministratori. E' arrivato invece un ispettore, il professor Francesco Brioschi, cui il tribunale aveva affidato un'indagine interna. E questa ispezione, scrive Tarantola nelle motivazioni della sentenza, «ha attestato gravi irregolarità nella gestione di Publitalia prima del 22.6.1995, e cioè fino a quando l'assemblea dei soci ha completamente rinnovato il consi¬ glio di amministrazione e il collegio sindacale». Le «irregolarità» sono consistite, essenzialmente, in tutta una serie di pagamenti a manager e collaboratori per «prestazioni fatturate ma inesistenti» e per la consistenza di questi pagamenti. Esorbitante, secondo il tribunale. Cioè le stesse vicende oggetto del processo penale che comincerà alla fine di maggio e che vede accusati gli stessi collaboratori e manager citati dal tribunale civile (Cairo, Comincioli, Luzi, Ghirardelli) e in cui il principale imputato è Marcello Dell'Utri, ex presi¬ dente di Puhlitalia. Proprio sul suo nome il tribunale vede il «pericolo» di un ritorno ai vecchi sistemi. Scrive infatti Tarantola: «E' opportuno segnalare un fatto che mette a rischio la futura gestione di Publitalia: l'assemblea dei soci del 27.3.1996 ha decisamente respinto la proposta di iniziare azione di responsabilità in particolare contro Marcello Dell'Utri che è stato il creatore della struttura imprenditoriale ed è stato quindi l'artefice delle irregolarità riscontrate. Gli organi in carica dovranno quindi vigilare», [s. mar.]