Berlusconi: «I conti non ci tornano»

Ferrara: per il Polo traversala del deserto Il leader di Fi: «Con una parità nel proporzionale avremmo dovuto avere un vantaggio, e invece...» Berlusconi; «I conti non ci tornano» Bianco: facciamo le verifiche, gli potrebbe andare peggio MILANO. «Non voglio anticipare nulla ma i conti non ci tornano». Si ferma un attimo, dopo queste parole, Silvio Berlusconi. Fa segno di lasciar perdere: «Forse è prematuro, stiamo ancora facendo degli approfondimenti...». Ma ormai la frase è tratta. E i giornalisti che da due ore erano lì, davanti alla sede dell'Assolombarda, ad aspettarlo, l'hanno sentita bene: «I conti non tornano». Che conti, cavaliere? «Siamo molto preoccupati per certi numeri che stanno venendo fuori», spiega. Altro stop: «Non vorrei parlarne ora, è prematuro». Altra ripresa: «Ci vengono tutta una serie di allarmi su fatti che riguardano schede annullate». Non usa la parola brogli, il cavaliere. Mai, nemmeno per sbaglio. Ma qualcosa lascia intendere: «Con una parità nel proporzionale avremmo dovuto avere un vantaggio che invece è andato dall'altra parte. Per esempio, le sinistre hanno il voto concentrato in Emilia Romagna e sembra quasi impossibile che ci siano state tante schede annullate». Una piccola bomba. Che a sera, quando la frase di Berlusconi ha fatto il giro del palazzo romano, scatena la polemica di Gerardo Bianco: stia tranquillo, Berlusconi, che se si fanno le verifiche che chiede, gli potrebbe andare anche peggio. Cattivissimo Bianco. A cui, con l'ironia di Fede in diretta al Tg4 («Ma cosa vuole, Bianco, che non è stato eletto?»), risponde un comunicato del Polo: «E' in corso un approfondimento per ve¬ rificare come è stato possibile che, nonostante i 200 mila voti in più nel proporzionale, il Polo abbia avuto meno seggi degli avversari». Prove tecniche da leader dell'opposizione, per Silvio Berlusconi. E dopo il giorno della riflessione ad Arcore, eccolo di nuovo in visita (semiprivata) agli industriali milanesi dell'Assolombarda. Sorridente, almeno davanti ai fotografi, con lo stemmino di Forza Italia in bella mostra all'occhiello. Il neo-leader dell'opposizione tasta il polso agli uomini dell'industria: un caso? Un caso, frena subito Berlusconi: «Ero stato invitato qui a colazione prima del voto ma non ce l'avevo fatta per i troppi impegni, così eccomi qui oggi...». Due ore a colazione all'Assolombarda, tutti presenti, tutti attentissimi, il padrone di casa Ennio Presutti, l'intero direttivo e due ospiti illustri come il presidente della Pirelli Marco Tronchetti Provera e Alberto Falck. Pennette al pomodoro, verdure, caffè e, dice chi c'era, tanta amarezza da parte del cavaliere. Inevitabile, forse, viste le quarantotto ore che separano dalla sconfitta, troppo poco per archiviare tutto con un impossibile distacco: «Eh, caro Tronchetti...». Prima domanda, scontata: «Cosa farai adesso?». Risposta decisa: «Farò il leader dell'opposizione». E spiegazione sintetica: «Non lascio, a Prodi tocca cercare di governare, a noi fare l'opposizione, leale ma dura». Ripete convinto la sua posizione, Berlusconi, davanti agli uo- mini dell'Assolombarda. Non nasconde l'amarezza per la sconfitta, certo. Ma il leader, fa capire, è sempre lui, sia pure leader d'opposizione adesso. Qualcuno, tra i presenti, fa una domanda che poi, all'uscita, gii rifanno i giornalisti: è già cominciata la riflessione nel Polo? «Tutti stanno guardando a questo impegno nuovo all'opposizione - è la risposta -, poi trarremo le conseguenze, diciamo che adesso è il momento in cui tutti stanno tirando il fiato dopo quello che è successo». E a Casini che invita Forza Italia a stare al centro, cosa replica? Sorrisetto: «Che è come dire a Berlusconi di occuparsi di Berlusconi». Per il resto, c'è tempo. Tempo anche per un faccia a faccia con Prodi dopo la telefonata di congratulazioni di lunedì sera: incontro a breve? Risposta sicura: «Credo di sì, andrò a Roma domani o dopo, penso che ci vedremo là». Armando Zeni A colazione con gli industriali: «Sto qui, farò opposizione» %5 o olto umeri che », spiega. i parlarne ra ripresa: serie di alriguardano rogli, il cao per sbaa intendeproporzio avere un è andato sempio, le oncentrato (a cosa vuole, Bianco, che non è stato eletto?»), risponde un comunicato del Polo: «E' in corso un approfondimento per ve¬ vanti ai fotografi, con lo stemmino di Forza Italia in bella mostra all'occhiello. Il neo-leader dell'opposizione tasta il polso agli uomini dell'industria: un ro, verdure, caffè e, dtanta amarezza da pvaliere. Inevitabile, fquarantotto ore chdalla sconfitta, troparchiviare tutto con bile distacco: «Eh, cati...». Prima domand«Cosa farai adesso?». cisa: «Farò il leaderzione». 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Luoghi citati: Arcore, Emilia Romagna, Milano, Roma