Una pallottola per lo scudetto Sarà la sorpresa-plyoff?

Basket: «Pisellino» Daniels ha ancora in corpo un proiettile sparatogli 7 anni fa Basket: «Pisellino» Daniels ha ancora in corpo un proiettile sparatogli 7 anni fa Una pallottola per lo scudetto Sarà la sorpresa-playoff? C'è un «Pisellino» che potrebbe sovvertire i pronostici dei playoff di basket. «Swee'pea», nome americano di Pisellino (il figlio di Braccio di Ferro), è il soprannome di Lloyd Daniels, 28enne statunitense della Scavolini Pesaro che galleggia come una mina vagante lungo la rotta che porta allo scudetto. Stasera, nell'andata dei quarti, si giocano Buckler-Madigan, Cagiva-Stefanel (diretta su Tele+2 alle 20,30) e BenettonNuova Tirrena, domani c'è Teamsystem-Scavolmi. «Le prime quattro della stagione regolare, cioè le due Bologna, Treviso e Varese, restano favorite - dice il et azzurro Ettore Messina eppure una di loro non arriverà in semifinale. Quale? Non ve lo dico, se no mi attiro le antipatie di qualcuno». Che sia la Teamsystem, avversaria proprio di Pesaro, la prima sorpresa in negativo? Il et non conferma, ma aggiunge: «Il coach dei pesaresi Bianchini è una vecchia volpe». Poi completa la profezia sibillina: «Attenti a quegli stranieri che finora non hanno brillato, come Daniels per esempio: possono dare la zampata vincente». Di sicuro, nel duello tra Teamsystem e Scavolini, le invenzioni di Pisellino saranno decisive. Il bomber americano, dal soprannome accattivante quanto invece è inquietante il suo passato, pare in grado di fare la differenza, soprattutto se avrà recupera¬ to al meglio dai suoi problemi alla spalla sinistra. Daniels viene da tre stagioni un po' alterne nella Nba, ma aveva fatto sognare quando era al liceo. Era l'idolo dei playground, i campi americani all'aperto dove si fanno le ossa le future stelle della Nba. Tutti additavano Pisellino come il nuovo Gervin, l'alter ego di Magic Johnson, anche se Lloyd - cresciuto nel quartiere più violento di New York, il Queens - non è poi riuscito a emulare quei suoi due fantastici modelli, travolto dalle effimere suggestioni di alcol e droga. Quattro licei cambiati in tre Stati diversi, numerosi e inutili tentativi di disintossicarsi, la fuga nel basket per trovare infine anche qualche soldo e uno scopo per vivere. Poi, il 10 maggio di sette anni fa, la svolta della sua vita: sulla porta di casa gli sparano a bruciapelo per punirlo di uno sgarro al mondo della droga. Daniels, trafitto da tre proiettili (uno ce l'ha ancora addosso, ritenuto tra il cuore e un polmone quasi a ricordagli il suo turbolento passato), restò a lungo tra la vita e la morte. Si salvò per miracolo, ma quell'episodio lo cambiò. Tutti sapevano che giocava bene a basket, ma nessuna uni versità aveva potuto chiamarlo perché Lloyd - così spesso cacciato dagli istituti scolastici che aveva frequentato - sapeva a malapena parlare ed era quasi analfabeta. Pur di giocare, scelse le leghe statunitensi di secondo piano (Cba, Usbl, Global), poi addirittura se ne andò in Nuova Zelanda. Alla fine, però, arrivò la chiamata dei professionisti: prima a San Antonio, poi a Filadelfia e Los Angeles, infine anche una breve esperienza in Europa, l'anno scorso a Limoges. Ma il bello probabilmente deve ancora venire. Il genio di Pisellino non è ancora esploso. «E' un classico giocatore da playoff conclude Messina -. E' esperto, ha classe e grande velocità. E poi vuole riscattarsi da una vita per lui ingrata». Ma è Daniels il peggior nemico di se stesso. Nessuno lo può fermare tranne lui: contro i suoi magici assist e le sue bombe a lunga gittata c'è poco da fare per gli avversari. E Pesaro, accanto a vecchi marpioni come Riva, Dell'Agnello, Magnifico, Costa, ha bisogno del fantastico estro di Lloyd. Quest'anno, quando Daniels ha brillato, la Scavolini ha dato dispiaceri a molti. Negli ottavi, contro Verona, la squadra di Bianchini ha sofferto, ma Pisellino era fuori gioco per i dolori alla spalla. Ora Lloyd è tornato sul parquet e vuole far sorridere sua moglie Kendra e i suoi figli Aubry e Shaina, dire a Pesaro che le semifinali scudetto non sono un miraggio e dimostrare a se stesso di essere finalmente rinato. Giorgio Viberti BUCKLER (BO) - MADIGAN (PT) Komazec PRO Esperienza Fattore campo CONTRO Forma alterna degli stranieri PRO Entusiasmo Gioco di squadra CONTRO Panchina corta Inesperienza CAGIVA (VA) - STEFANEL (MI) A. Meneghin PRO Bella in casa Tiro da tre CONTRO Senza Petruska non ha un pivot PRO In gran forma Forte nel perimetro CONTRO I lunghi non convincono TEAMSYSTEM (BO) - SCAVOLINI (PS). Myers PRO Myers e Djordjevic sono devastanti CONTRO H E' limitata dagli infortuni PRO Il tiro di Daniels Esperienza CONTRO Condizione fisica di Daniels BENETTON (TV) - NUOVA TIRRENA (ROMA) Rusconi PRO Rusconi e Williams cioè potenza e genio CONTRO Difesa distratta Serve poco i pivot PRO Sconochini-Henson coppia da 50 punti CONTRO E' un po' debole sotto i tabelloni UN VOLTO NUOVO PER ATLANTA IIIIIIII1I11I1II